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Il governo salva il calcio (grazie a Lotito): il debito col Fisco sarà rateizzato. Fiorentina contraria

Su La Repubblica. I club avranno 5 anni per pagare i 500 milioni di debito che altrimenti avrebbero provocato il collasso. I viola ne fanno una questione morale 

Il governo salva il calcio (grazie a Lotito): il debito col Fisco sarà rateizzato. Fiorentina contraria
Auronzo di Cadore (Bl) 17/07/2022 - amichevole / Lazio-Triestina / foto Image Sport nella foto: Claudio Lotito

Il governo salva il calcio (grazie a Lotito): il debito col Fisco sarà rateizzato. Fiorentina contraria

Il Governo va in aiuto del mondo del calcio. Tra qualche giorno sarà infatti pronto un emendamento al Decreto Aiuti Ter che darà il via alla rateizzazione del debito col fisco. I club avranno 5 anni per pagare i 500 milioni dovuti. Lo scrive l’edizione online di La Repubblica.

“Il calcio italiano può sorridere. Anzi, respirare. Il nuovo governo ha deciso di tendere una mano alle squadre con l’acqua alla gola: questione di giorni, poi sarà pronto un emendamento al Decreto Aiuti Ter che dovrebbe togliere dalle spalle dei club una zavorra pesantissima. Un macigno da quasi 500 milioni di euro”.

Il 15 dicembre scadono i termini per versare i 480 milioni di oneri fiscali che erano stati posticipati nell’ultimo anno alle squadre italiane. Sono tanti i club che, oggi, non sarebbero in grado di pagare. Sono mesi che si tenta di ottenere una rateizzazione del debito. Ora l’obiettivo è raggiunto.

“L’emendamento allo studio – da qualcuno già dato per fatto, anche se fino a venerdì non erano state trovate le coperture – porterà un differimento di questi 480 milioni: si tratterà nei fatti di una rateizzazione su cinque anni. In pratica, il calcio italiano aumenterà il proprio indebitamento, ma almeno eviterà il collasso”.

Ma non tutti i club sono favorevoli alla misura. Ad essere contraria è sicuramente la Fiorentina, scrive il quotidiano.

“Anche se qualcuno era contrario: nella Serie A, almeno un club – la Fiorentina – ha mosso la questione morale: perché chi rispetta le regole e ha pagato mese per mese o ha accantonato in vista di questa scadenza, deve essere penalizzato da un cambio delle regole in corsa?”.

Ad aiutare i club nella loro battaglia è stato il presidente della Lazio, Claudio Lotito, eletto senatore.

“In questo senso si è mosso il senatore Lotito. Il suo rapporto col ministro Abodi è ai minimi storici: in fondo, meno di un anno fa gli ha bucato le gomme quando Abodi correva per diventare presidente della Lega Serie A, imponendo il suo uomo, Lorenzo Casini, figura di grande cultura ma con un peccato originale che non lo aiuta in questo scenario politico: una vicinanza esplicita al centro sinistra e alla figura di Salvo Nastasi. Lotito, eletto con Forza Italia, è invece forte abbastanza per essere ascoltato. E ora vuole intestarsi un risultato atteso da tutto il sistema: perché i 480 milioni di oneri da versare non riguardano solo la Serie A ma anche B e C. Tutti ora aspettano la definizione del testo”. 

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