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Il culto di San Gennaro candidato a diventare patrimonio dell’umanità Unesco

Lo scrive Repubblica. Domani sarà annunciata la candidatura, che porta il titolo di “Il culto popolare di San Gennaro a Napoli e nel mondo”

Il culto di San Gennaro candidato a diventare patrimonio dell’umanità Unesco
KONTROLAB - Monsignor Vincenzo De Gregorio holds a vial containing the blood of San Gennaro to celebrate the martyred Patron Saint of Naples as faithful wait to see if the saint’s dry blood liquifies in a so-called miracle that means the city will be protected, amid the coronavirus disease (COVID-19) outbreak. Monsignor Vincenzo De Gregorio tiene in mano una fiala contenente il sangue di San Gennaro per celebrare il santo patrono martire di Napoli mentre i fedeli aspettano di vedere se il sangue secco del santo si liquefa in un cosiddetto miracolo che significa che la città sarà protetta, in mezzo al coronavirus (Epidemia di covid19.

Il culto di San Gennaro candidato a diventare patrimonio dell’umanità Unesco

Il culto di San Gennaro potrebbe diventare patrimonio dell’umanità. Lo scrive La Repubblica, in un pezzo a firma di Mariano Niola.

“Domani le istituzioni civili e religiose, con in testa il cardinale Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli, annunceranno la candidatura del culto del patrono partenopeo a bene culturale immateriale riconosciuto dall’Unesco. Accanto al porporato ci saranno il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il presidente della Regione Vincenzo De Luca e il neo ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, nato evidentemente sotto il segno di San Gennaro. Il titolo preciso della candidatura è “Il culto popolare di San Gennaro a Napoli e nel mondo””.

Il santo napoletano è noto in tutto il mondo, ricorda il quotidiano. Lo Stato di San Paolo, in Brasile, riconosce il culto del martire napoletano fra i patrimoni da proteggere e ha intitolato a lui uno dei più importanti ospedali della città. Al santo è dedicato anche lo stadio del Vasco da Gama a Rio de Janeiro. Negli Usa la devozione per il
santo unisce quasi tutti gli italoamericani.

“La liquefazione del suo sangue è il miracolo più famoso del mondo e attrae da sempre migliaia di turisti che vengono a Napoli per assistere a questa sfida al principio di ragione. Che ne ha fatto un fuoriclasse celeste, un Maradona della devozione. Il cui culto unisce credenti e non credenti. Proprio perché San Gennaro è un totem identitario che appartiene alla città intera. Il grande scrittore francese Alexandre Dumas, che visitò Napoli nell’Ottocento e assistette più volte al miracolo, scrisse che San Gennaro è il vero Dio di Napoli. Un’esagerazione, certo, che coglie però una profonda verità. E cioè che il patrono è da sempre un brand soprannaturale, la figura suprema del Pantheon partenopeo”.

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