Tra questi alcuni membri della federazione gallese, che per oggi ha chiesto d’urgenza un incontro con la Fifa
Il Galles tornava a giocare una partita nella fase finale del Mondiale dopo 64 anni. L’ultimo giocatore ad aver segnato contro il Galles era stato Pelé. Prima dell’ingresso in tribuna, però, ci sono stati un po’ di problemi. Ad alcuni tifosi, quelli che fanno parte del gruppo “Y Wal Goch” frangia della tifoseria gallese sono stati sequestrati dalla security i capelli a secchiello con i colori dell’arcobaleno.
Tra questi tifosi c’erano anche alcuni membri della federazione gallese, che per oggi ha chiesto d’urgenza un incontro con la Fifa.
Il protagonista della vicenda è Laura McAllister, una donna gay ed ex candidata al Consiglio Fifa, ha detto che le è stato detto che non poteva indossare il cappello per la gara d’esordio del Galles contro gli Stati Uniti.
«È stato piuttosto pesante”, ha detto la signora McAllister a BBC Breakfast .Mentre facevamo la fila per entrare allo stadio, abbiamo sentito che c’erano stati problemi con alcune persone davanti a noi a cui era stato chiesto di togliersi il cappello per entrare allo stadio. Quindi fortunatamente alcuni di noi più indietro nella coda sapevano cosa sarebbe successo. Infatti, mentre passavamo i controlli di sicurezza, alcuni steward ci hanno detto che non potevamo entrare nello stadio indossando i nostri cappelli arcobaleno».
Il sequestro fa parte di un più ampio discorso che ha coinvolto il Qatar e i diritti umani tra cui quelli della comunità Lgbtq+ per cui alcune nazionali volevano indossare la fascia arcobaleno al braccio ma sono stati intimiditi dalla Fifa che ha minacciato l’ammonizione