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Antonella Clerici: «Sono una maniaca del controllo. Mai una ciucca, mai una canna»

Al Messaggero: «Ritocchi estetici? Non più di due volte l’anno e sempre d’estate, perché altrimenti in tv si vedrebbe. Non voglio trasformarmi».

Antonella Clerici: «Sono una maniaca del controllo. Mai una ciucca, mai una canna»

Su Il Messaggero un’intervista ad Antonella Clerici. Ha iniziato la sua carriera in tv come cronista sportiva in alcune emittenti del milanese, poi, nel 1989, è passata a Rai2, entrando a far parte della squadra di “Dribbling” con Gianfranco De Laurentiis. Da quel momento ha fatto di tutto, dalla “Domenica sportiva” a “Domenica In”. In mezzo anche due Festival di Sanremo. Al momento conduce ogni giorno “È sempre mezzogiorno”. Da gennaio tornerà alla
guida di “The Voice Senior”, su Rai1.

Vive in una casa nel bosco. La città non le manca. Parla di Roma.

«Roma mi ha dato tutto: lavoro e fama. Lì è nata mia figlia, ho ancora la casa, la Smart… Dopo 28 anni ce l’ho nel cuore, Milano no: è troppo prestazionale. A Roma posso andare in giro in tuta e nessuno mi dice una parola».

In passato Antonella Clerici diceva che a 50 anni in tv avrebbe fatto un passo indietro, il 6 dicembre, però, ne
compie 59 ed è sempre qui.

«È vero. La verità è che gente come me, Conti, Bonolis, Amadeus, Fiorello, è ancora molto richiesta e noi abbiamo ancora tanto da dare. I colleghi giovani sono bravi ma lavorano in tv, sulle piattaforme, sui social, in teatro… Noi no,
siamo le ultime star della tv generalista e siamo fedeli alla maglia, quindi per il pubblico adulto siamo un punto di riferimento».

Ad Antonella Clerici viene chiesto qual è l’errore della sua vita.

«Quello che conoscono tutti, la gaffe del cazzo (nel 1998 in un’intervista televisiva invece di dire “Non posso vivere senza calcio”, disse altro, ndr). Così grandi non li ho mai fatti. Mai una ciucca, mai una canna. Sono una maniaca del controllo. Ho avuto una vita sentimentale molto agitata, quello sì: due matrimoni, tante convivenze e pazzie d’amore. Tipo fare pedinamenti in auto per spiare l’uomo del momento e accostare con una parrucca in testa per non essere riconosciuta».

La scorsa estate ha detto che fisicamente perde i pezzi: ora come se la passa?

«Per me la menopausa è stata dura e faticosa. È iniziata a 54 anni ed è finita da poco. Alla fine non sono come a 40 anni, età in cui mi sono vista più bella che mai, ma neanche tanto diversa da dieci anni fa. La testa è meglio adesso».

E tutto il resto com’è?

«A letto vanno bene le coccole, ma non solo quelle. Conta quantità e qualità, magari non tutti i giorni come un tempo, ma come si deve, con amore e anche una certa dose di trasgressione, perché no?».

La Clerici parla del suo rapporto con i ritocchi estetici.

«Dal chirurgo estetico ci vado non più di due volte l’anno. Non voglio trasformarmi. Io faccio poche cose, continuative, e sempre d’estate perché d’inverno vado in onda tutti i giorni e si vedrebbe».

Quando ha iniziato?

«A 40 anni. È meglio fare piccoli ritocchi piuttosto che interventi improvvisi e innaturali. Vedo certe bocche in giro, mamma mia…».

È vero che controlla spesso la salute?

«Sì. Non sono ipocondriaca ma faccio un check up regolarmente. La prevenzione è importante».

Oggi la Clerici ha quattro anni in più di sua madre quando se ne andò per un tumore: la prima cosa che le direbbe oggi?

«Ciao mamma, hai visto che bella carriera ho fatto? Sei contenta di me? Lei sarebbe stata fiera. Da ragazza voleva fare l’annunciatrice in tv, era bellissima. Però erano altri tempi, mio padre si oppose».

Nel rapporto con sua figlia rivede lei un po’?

«No. Sono diversa. Lei era più giudicante, erano altri tempi. Certe sue asprezze le pativo e quindi evito di fare altrettanto».

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