Xavi realista: «Se il Barcellona non vince titoli, sarò esonerato»
Il tecnico dopo la sconfitta col Real e a un passo dall'eliminazione in Champions: «Mi scrivono messaggi per tirarmi su, come se fosse morto uno in famiglia»
Db Barcellona 12/10/2022 - Champions League / Barcellona-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Xavi Hernandez
Conferenza stampa di Xavi Hernández, allenatore del Barcelona, dopo la sconfitta per 3-1 nel Clasico e alla vigilia della partita infrasettimanale di domani al Camp Nou contro il Villarreal. Xavi non ha negato il momento delicato della sua squadra che è con un piede e mezzo fuori dalla Champions (l’Inter li eliminerà se batterà il Viktoria Plzen) e ha perso il comando della Liga dove comunque è a soli tre punti dal Real Madrid.
Si mostra ottimista, convinto che la situazione cambierà. «Farò di tutto e di più per ribaltare la situazione».
Soprattutto Xavi ha candidamente ammesso che l’obiettivo del Barcellona è vincere e che se a fine stagione non avrà vinto sarà esonerato e al suo posto verrà un altro allenatore. Visto che la Champions è quasi sfumata, l’obiettivo del Barça è a questo punto la Liga.
«Devo essere onesto con il presidente, con il club, con i tifosi, è stata allestita una squadra per vincere titoli. Se non vinco titoli, un altro allenatore verrà a provarci al posto mio. La vita dell’allenatore è così, è normale».
La campagna acquisti del Barcellona è stata sontuosa e dispendiosa. Sono stati spesi circa 150 milioni di euro con gli arrivi di Lewandowski, Kounde, Raphinha, Christensen e Kessie. C’è anche Marcos Alonso.
Il tecnico del Barcellona si è definito consapevole che questa settimana “ci saranno più critiche”.
«Tutti cercano di tirarmi su come se fosse morto uno di famiglia»
ha scherzato sui messaggi che ha ricevuto sul suo cellulare.
La sua ricetta è sempre «giocare bene e conquistare i tre punti».
“Il Villarreal è una squadra fantastica, ha un grande allenatore, è una squadra fisica, è una squadra che mi piace molto. Ci saranno sicuramente dei cambiamenti nella formazione. Ho chisro ai miei giocatori di essere più aggressivi, di pressare di più dopo la perdita del pallone, di commettere falli tattici.”
