Tiago Pinto: «Il mercato rappresenta il 20-30% del successo sportivo»
A Sky: «Far diventare una squadra vincente non vuol dire solo mettere i pezzi insieme, ma creare una famiglia, curare ogni dettaglio»

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Il direttore generale della Roma, Tiago Pinto, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport prima della sfida di Europa League contro il Betis Siviglia. Di seguito il resoconto di Tuttomercatoweb.com.
“Non sarà comodo commentare parole del mio allenatore ieri. Nel calcio tutto va molto oltre la direzione economica, altrimenti ogni anno Psg e Manchester City avrebbero vinto la Champions e se non sbaglio non ha vinto nessuno. Abbiamo parlato spesso di questo, è difficile giocare Europa e campionato, soprattutto giovedì e domenica, perché in Italia qualsiasi squadra ti mette in difficoltà. Sappiamo che è complicato, ma fa parte del nostro lavoro quando siamo alla Roma”.
Pinto ha parlato anche della proprietà.
“Da me avete capito il profilo della proprietà, lavora di più e parla meno. L’Europa è sempre un obiettivo, l’abbiamo dimostrato la stagione scorsa. La competizione è diversa, molto più competitiva. Noi cerchiamo di fare una buona partita e andare avanti. Devo dire che per rispetto della Roma, la sua storia non è di oggi. Negli ultimi 10-15 anni ci sono state semifinali di Champions, Europa e Conference. Questo ci fa venire la consapevolezza di quel che dobbiamo fare”.
Sul campo cosa dovete migliorare?
“Il lavoro che facciamo nel mercato rappresenta il 20-30% del successo sportivo. Io non mi escludo dal lavoro ogni giorno, cerco sempre di essere un direttore sportivo che tutela tutte le parti di una squadra di calcio. Per fare diventare una squadra vincente non è solo mettere i pezzi insieme. Creare una famiglia, sviluppare i dipartimenti, curare ogni dettaglio”.
Si aspettava di più dagli attaccanti?
“C’è un momento di squadra, segnare… Chi è davanti ha più opportunità. Quando gli attaccanti perdono la fiducia diventa un po’ più complicato, non è mancanza di qualità o di lavoro. Chi è fuori dal calcio può pensare sia una scusa stupida, ma con gli attaccanti funziona così. Lautaro ha fatto una partita incredibile ieri, ma non segnava da 8 partite. La squadra sta costruendo tante opportunità, qualcuno dovrà pagare questa fattura, spero il più velocemente possibile perché altrimenti mi rode il cuore”.
Cosa vi aspettate da Belotti?
“Buona opportunità per lui, a inizio stagione sapevamo di costruire una squadra con infortuni, abbassamento di forma… Belotti ha lavorato bene, ha avuto un’estate particolare, fisicamente sta meglio. Oggi deve dimostrare la ragione per cui lo abbiamo preso, non è il momento di mettere troppa pressione sul singolo. Fare l’attaccante è sempre più particolare”.