ilNapolista

«Ti tortura la mente ma lo amiamo», i calciatori del Tottenham raccontano Ventrone

Il ricordo del preparatore del Tottenham. «Veniva col telefono per tradurre dall’italiano all’inglese». E li faceva sgobbare con la musica di Wagner

«Ti tortura la mente ma lo amiamo», i calciatori del Tottenham raccontano Ventrone
Foto Tottenham

Trova grandissimo spazio sulla stampa estera la morte (a causa di una leucemia fulminante) di Gian Piero Ventrone, nato a Napoli, preparatore atletico ex Juve. Ventrone stava lavorando al Tottenham con Antonio Conte. Si è spento questa mattina al Fatebenefratelli. Il Tottenham, con una straziante nota d’addio, scrive che era una figura estremamente popolare tra i calciatori, nonostante alcuni metodi comunemente definiti brutali che gli sono valsi il soprannome di Marine.

Il Guardian scrive che Ventrone, che alla Juve ha collaborato sia con Lippi che con Ancelotti, deve la sua grande popolarità in Inghilterra ad una sessione di allenamento andata in scena quest’estate a Seoul, con una temperatura di 30 gradi e un’umidità mai vista. Un allenamento che ha fatto “morti e feriti”: molti dei calciatori del Tottenham rimasero distesi sull’erba diversi minuti per recuperare, qualcuno – tra cui Kane – arrivò perfino a vomitare. Un allenamento che permise però loro di toccare con mano l’importanza del lavoro di Ventrone. Lo rispettavano profondamente. A settembre, Son esultò con lui per la tripletta contro il Leicester. Il Guardian riporta le sue parole.

«Ho un rapporto davvero eccezionale con Gian Piero. Il suo inglese non è perfetto, a volte viene con il telefono e traduce al momento in inglese dall’italiano. Significa molto. Al di là del calcio, gli sono davvero grato per i tanti consigli che mi ha dato dal punto di vista umano… Mi ha sempre aiutato a farmi sentire a mio agio»

A proposito di Lippi: è il tecnico campione del mondo che lo assunse quando era alla guida dei bianconeri. Avevano giocato assieme. Il Guardian scrive che Ventrone fu «determinante» per plasmare la squadra che ha vinto la Champions. Del suo periodo alla Juve il giornale inglese ricorda che faceva risuonare Ride of the Valkyries (Wagner) dagli altoparlanti mentre i suoi giocatori correvano, e che il primo a fermarsi doveva suonare “la campana della vergogna“; gli sono attribuite pure una serie di frasi motivazionali, del tipo “vincere appartiene ai forti” o “lavorare oggi per correre domani”. Non si fa accenno, in Inghilterra, alle accuse più o meno velate di doping che accompagnarono la Juventus in quegli anni.

Anche il Daily Mail parla dell’allenamento a Seoul. Riporta le parole di Doherty, che non s’era affatto scandalizzato. Ritenne l’allenamento abbastanza normale. Spiegò che anche a Londra il Tottenham s’allenava così. Certo, riconobbe che si trattava del ritiro pre-season più duro della sua carriera. Ma raccontò anche della soddisfazione al termine delle sedute.

«La tua mente (più che il tuo fisico) viene torturata, ma alla fine dell’allenamento ti senti orgoglioso e vai a letto pensando: “Sì, ho lavorato sodo oggi”. Quando sei lì, pensi solo a non mollare. È quella determinazione che l’allenatore e il suo staff ci istillano ogni giorno. Ventrone è un tipo divertente. Normalmente, quando hai un preparatore come lui, che ti corre dietro se sei meno fiscale, inizia a non piacerti. Invece noi lo amiamo tutti. Abbiamo così tanto rispetto per lui che facciamo tutto ciò che ci dice».

ilnapolista © riproduzione riservata