In conferenza: «Non ci siamo mai accontentati. Mi dispiace per Simeone, meritava di giocare. Anguissa è da valutare bene, ha sentito tirare»

Al termine di Napoli-Ajax, l’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa. Di seguito un resoconto da Tuttomercatoweb.com.
Siete un modello vincente di un calcio italiano che soffre tantissimo.
«E’ una sua considerazione? E’ una domanda troppo difficile, la risposta è semplicemente che i ragazzi hanno fatto una cosa eccezionale, portando alle stelle l’orgoglio del popolo napoletano. Il loro entusiasmo ci dà soddisfazione».
Cosa c’è da migliorare? Il calo dopo il gol dell’Ajax?
«Bisogna lavorare in maniera corretta, si vedranno le cose fatte bene e quelle fatte male, ma l’Ajax ha fatto vedere che livello di calcio gioca, non è che noi abbiamo abbassato il livello o siamo stati spettatori visti i risultati fatti, ma aver passato un girone contro squadre del genere alla quarta partita è un merito dei giocatori che l’hanno fatto con un calcio di livello».
Su Osimhen:
«Osimhen? Deve giocare di più con la squadra. Poi in quel momento ho deciso di fare quel cambio perché dovevo risistemare l’altezza della squadra dopo l’uscita di Anguissa. E ogni tanto dovevamo abbassarci e ripartire più bassi per andare in contropiede. Speravo riuscisse a fare due o tre battute ad inizio azione nella costruzione bassa dell’Ajax: si vede che non è ancora in grande condizione, sebbene in un momento di aggressione ha creato il quarto gol. Ha sbagliato un gol abbastanza facile, ma Victor è questo qui: non è pulitissimo, nel palleggio con i compagni non è che riesca sempre ad acchiappare il massimo. Ha fatto gol, ritroviamo un calciatore importante, ha giocato 50 minuti. Mi spiace per Simeone perché meritava di giocare, ma ho scelto Osimhen e la partita si è messa su binari corretti. Ci verrà comodo un’altra volta».
Il tecnico dell’Ajax ha detto che il Napoli è una delle squadre migliori che ha affrontato.
«Ci fa piacere, lui conosce il talento, lavora in un club che è bravo a creare le squadre, a scegliere giocatori sin da piccolo, è un grande conoscitore, ma noi abbiamo l’umiltà per giudicare ciò che abbiamo fatto e oggi mi va di evidenziare le rincorse di Kvaratskhelia fino all’area di rigore, quella è la roba importante. Se ti concedi distrazioni e non sei continuo, la palla te la ritrovi in area perché hanno qualità estrema e s’è visto. Noi non abbiamo abbassato niente, non ci siamo mai accontentati… a volte ci hanno obbligato loro e Kvara ha fatto bene quel lavoro, bravo!».
Come sta Anguissa?
«E’ da valutare bene, ha sentito tirare, è la sintesi di quello che diciamo della Champions, appena ti manca qualcosa diventa difficile e la palla te la ritrovi subito dietro insidiosa».
Spalletti continua:
«Per portare a casa un risultato straordinario così, è segno che i ragazzi hanno fatto tante cose molto bene».
Su Raspadori:
«Raspadori s’è battuto come un leone, con forza, qualità, intensità, ci ha abituati a questo, abbiamo dovuto difendere ma non si può fare diversamente a questi livelli ma siamo arrivati tante volte minacciosi verso la porta e se ne esce rafforzati da queste partite».