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«Pablo Marì si è salvato perché è un atleta, i muscoli forti hanno attutito il colpo del coltello»

Il direttore della chirurgia generale del Niguarda, che ha operato il difensore del Monza: «La lunghezza del coltello non è riuscita a passare la gabbia toracica».

«Pablo Marì si è salvato perché è un atleta, i muscoli forti hanno attutito il colpo del coltello»
Db Monza 09/10/2022 - campionato di calcio serie A / Monza-Spezia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Pablo Mari

Ieri il difensore del Monza, Pablo Marì, è stato operato all’ospedale Niguarda di Milano. Marì si è trovato coinvolto nel pomeriggio di follia al supermercato di Assago, vicino Milano. Un uomo con problemi psichici alle spalle ha fatto irruzione nel centro commerciale, ha impugnato un coltello trovato tra gli scaffali e ha iniziato a colpire le persone presenti. Ha ucciso un uomo e ne ha feriti altri quattro, tra cui, appunto, il giocatore del Monza. A fermarlo è stato l’ex terzino del Napoli, Massimo Tarantino, presente nel supermercato con la sua famiglia, stava facendo la spesa come tutti gli altri.

L’operazione di Marì è andata bene, gli sono stati suturati i muscoli colpiti. Potrà tornare ad allenarsi non prima di tre mesi.

Il direttore della chirurgia generale dell’ospedale milanese a Niguarda, il professor Osvaldo Chiara, spiega la situazione clinica di Pablo Marì. Le sue dichiarazioni sono sulla Gazzetta dello Sport.

«L’intervento è stato relativamente semplice, fortunatamente c’erano solo due ventri muscolari lesionati e sono stati ricostruiti. Ci vorrà un periodo di riposo e un programma di riabilitazione per il suo completo recupero. Serviranno circa tre mesi prima di ricominciare ad allenarsi. Operato in anestesia totale, abbiamo parlato prima dell’intervento. Il giocatore era tranquillo e felice di aver avuto una situazione comunque chirurgicamente facile da risolvere. L’intervento è stato sereno e senza particolari problemi. Lo ha salvato il fatto di essere un atleta e di avere muscoli forti che hanno attutito il colpo, frenando il coltello. La lunghezza del coltello utilizzato non è riuscita a passare la gabbia toracica e interessare il polmone. Non ci sono state lesioni ai polmoni o ad altri organi vitali».

Anche Pablo Marì ha parlato dall’ospedale in cui è ricoverato. Ha rivolto il suo pensiero alle altre persone coinvolte nel pomeriggio di follia che lo ha visto protagonista.

«Dopo il momento difficile che abbiamo vissuto ieri, sia io che la mia famiglia vogliamo comunicare che per fortuna stiamo tutti bene nonostante le circostante e ringraziare tutti i messaggi di sostegno e affetto che stiamo ricevendo. Desideriamo inviare le nostre condoglianze con tutta la nostra forza alla famiglia e agli amici della persona deceduta e speriamo sinceramente che tutte le persone ferite si riprendano il prima possibile».

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