Lo steward sospeso per un selfie con Osimhen: “Quando ha saputo quanto mi pagano, ha dato di matto”

Matteo ha realizzato un sogno, parlare con il suo idolo: "È una persona d’oro, un ragazzo incredibile e non il solito vip. Ho davvero fatto la scelta giusta a scegliere un idolo così!"

pagelle osimhen

Db Roma 23/10/2022 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Victor Osimhen

Osimhen e lo steward della Roma.

Serieanews ha intervistato Matteo Lo Cicero, il giovane steward, che si è reso protagonista, a sua insaputa del post partita di Roma-Napoli

Il giovane napoletano con origini etiopi, grande tifoso di Victor Osimhen, domenica sera era di controllo allo stadio Olimpico nella zona riservata alle famiglie dopo la gara. Era il suo primo giorno di lavoro.

“Finita la gara ero nella zona dove passano i calciatori e vengono attesi da amici e familiari. Ho incontrato Oma Akatugba. Gli ho chiesto chi stesse aspettando e lui mi ha detto che era in attesa di Victor. Osimhen è il mio idolo, era perfino sulla torta dei miei diciotto anni. Così ho raccontato ad Oma che il mio sogno era avere una sua maglia autografata o di parlargli anche solo per due minuti e di scattare un selfie. Dopo la nostra chiacchierata, ho seguito Oma per provare ad incontrare Victor e così è stato”.

L’incontro con Osimhen

“Dopo un po’ di attesa sono stato presentato a Victor: mi ha preso per il braccio e mi sono seduto accanto a lui, proprio dove poco prima c’era seduto Tammy Abraham. In quel momento le mie mani tremavano, il mio sogno era diventato realtàmento. Gli ho mostrato tutte le sue foto, i suoi video, lui ha apprezzato molto. Sono fissato con lui, cerco sempre aneddoti nascosti. Si è addirittura emozionato guardando la torta dei miei diciotto anni”.

Però poi la capo area che aveva visto la scena, lo ha segnalato e da ora in poi non potrà più prestare servizio nelle partite in cui la Roma giocherà all’Olimpico. La società per cui lavora, non lo ha licenziato ma continuerà a chiamarlo solo per le gare della Lazio:

“Ho chiesto a Victor di farci un selfie, l’ho inviato subito ai miei genitori. Loro sanno quanto tenevo ad incontrare Victor. Dopo un po’, però, è arrivata una responsabile della Roma che mi ha chiesto di consegnarle il fratino da steward e che non avrei potuto stare con un calciatore sul mio posto di lavoro. In quel momento Victor si è alzato e ha chiesto spiegazioni alla donna, chiedendole perché avesse avuto quella reazione: ‘He is my brother, è qui con me. Perché fai così?’. Non riuscivo ad accettare che mi stessero cacciando fuori. Ho detto a Victor di non preoccuparsi e che sarei andato via subito. Lui mi ha chiesto “Quanto ti pagano?” e ho provato a tranquillizzarlo. A me incontrarlo era bastato, ma lui ha insistito. Gli ho detto la cifra e lui ha iniziato a dare di matto, non riusciva ad accettare che fossi trattato in quel modo per una cifra del genere. Ha detto ad Oma di scrivermi, ha aggiunto che si sarebbe occupato lui della situazione e di non preoccuparmi. Ha insistito per farmi stare con lui, si è preoccupato se stessi perdendo il lavoro. È una persona d’oro, un ragazzo incredibile e non il solito vip. Ci tengo a ringraziare Oma, senza di lui non sarebbe mai accaduto. Ho davvero fatto la scelta giusta a scegliere un idolo così!”

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