La Gazzetta: Allegri ha anticipato la linea del rigore. Atteggiamento troppo rinunciatario, sotto accusa anche i nuovi tranne Milik e Bremer

Linea dura alla Juventus. La Juventus cerca di correre ai ripari dopo la caduta in verticale. In campionato la squadra di Allegri è a -10 dal Napoli capolista. La situazione si fa sempre più preoccupante, considerando anche i risultati in Champions. La squadra si è smarrita. Allegri, nel post partita di Milan-Juventus, ha posto l’accento su un problema psicologico. Ma il club bianconero e l’allenatore puntano il dito anche su una scarsa applicazione persino in allenamento. La Gazzetta dello Sport scrive che addirittura potrebbero essere comminate delle multe a chi non mostrerà voglia, intensità ed applicazione.
La Juventus vuole intraprendere una nuova via, quella del rigore. In quest’ottica rientra anche la decisione di andare tutti in ritiro da mercoledì qualora non arrivasse la tanto sospirata svolta in Champions, contro il Maccabi.
“Sarà una settimana delicata e le parole del tecnico a San Siro hanno anticipato la linea del rigore che verrà applicata da qui in poi. Sotto accusa c’è l’atteggiamento generale, troppo rinunciatario e in alcuni casi anche superficiale. Pavel Nedved lo aveva detto nel pre partita («Non siamo la solita Juve, non lottiamo come sempre») e Allegri ha posto l’accento soprattutto sull’aspetto psicologico. Non è possibile che la squadra giochi per una ventina di minuti e poi si fermi, non è possibile che dopo un gol subito sparisca dal campo come se fosse incapace di reagire, non è possibile che non si veda nemmeno il minimo sindacale di cattiveria agonistica.
Occorre invertire la rotta
Di tutte queste cose si è discusso e si è arrivati alla conclusione che è necessario il pugno duro per invertire la rotta. La Juventus non può più permettersi di sbagliare, né in Coppa né in campionato, perciò non verranno più tollerati ritardi o altre leggerezze: per ogni mancanza si prenderanno provvedimenti immediati (occhio alle multe)”.
Linea dura alla Juventus, dunque. Atteggiamento troppo rinunciatario, superficialità, persino scarsa applicazione in allenamento. La Juve intende cambiare rotta. Così non si può andare avanti, ci vuole il pugno duro.
“Al momento i giocatori il cui rendimento è considerato sufficiente si contano su una mano e la maggior parte dei nuovi acquisti(Milik e Bremer esclusi) non sono considerati esenti da colpe. Anche gli allenamenti a volte vengono presi troppo alla leggera: non tutti ci mettono lo stesso impegno e questo genera cali di tensione in partita”.