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Il calcio spagnolo sta scoppiando. Il governo contro i fondi, la Liga pronta allo sciopero

Potrebbero fermarsi 39 club su 42: Real, Barça e Atletico non hanno firmato l’accordo. La Federcalcio minaccia partite perse a tavolino se non peggio

Il calcio spagnolo sta scoppiando. Il governo contro i fondi, la Liga pronta allo sciopero
Db Barcellona 12/10/2022 - Champions League / Barcellona-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Sergio Busquets

In Spagna sta per scoppiare una vera e propria guerra di sistema nel calcio, e non solo. La Liga di A e B minaccia la paralisi dei campionati, e di non mandare in campo 39 dei suoi 42 club, se la nuova legge sullo Sport in via di approvazione non prevederà modifiche che consentano al calcio spagnolo di mantenere il suo attuale modello di business.

La nuova legge sportiva – spiega El Paìs – dovrebbe essere approvata dal governo di Pedro Sánchez negli ultimi giorni del prossimo dicembre. Ma non è così semplice. Perché ci sono tre squadre che non hanno mai firmato il famigerato accordo con il fondo CVC, e che davanti allo sciopero non si fermerebbero: Real Madrid, Barcellona e Athletic Bilbao. In più allo sciopero “si opporrà la federazione, che invierà gli arbitri e potrebbe sanzionare i club che non si presentano alle partite”.

“Lo scisma – scrive El Paìs – può generare grottesche giornate di Liga se lo sciopero dei club sarà confermato”.

“Il patto con il fondo, firmato da 39 dei 42 club professionistici, ha iniettato alla Liga circa duemila milioni di euro in cambio dell’8% dei profitti ottenuti dalla vendita dei diritti di trasmissione della Liga per 50 anni. Il 70% del denaro ricevuto deve essere utilizzato per le infrastrutture, il 15% per rifinanziare il debito e un altro 15% per la registrazione dei giocatori. Inoltre, il fondo è diventato un partner strategico per lo sviluppo del business nel suo aspetto digitale”.

La Liga spiega che tre degli emendamenti alla legge ritirati “mettono in pericolo il suo modello economico e di crescita, principalmente l’accordo con CVC”.

“La Liga afferma che l’incertezza giuridica che si creerà se questo emendamento non verrà introdotto porterà CVC a rivedere il contratto perché ci sono clausole che lo contemplano in caso di modifica del contesto legale”. Uno dei tre emendamenti ritirati, poi, “mira alla tutela dei club contro la Superlega.

Secondo un rapporto della Liga a cui El Paìs ha avuto accesso, se passasse la Legge così com’è “la perdita di guadagno ammonterebbe a 9.100 milioni di euro nei prossimi dieci anni.

Il rischio sciopero c’è, anche se “la Costituzione lo consente solo in circostanze che non esistono in questo caso. I club affermano che non sarà una serrata perché non va contro i loro lavoratori mantenendo il pagamento degli stipendi. Se la federazione manda gli arbitri e le società non si presentano, sono esposte alla perdita dei tre punti. La seconda mancata comparizione comporta l’esclusione dal campionato”.

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