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de Volkskrant: “Anche il Napoli è stato ricostruito come l’Ajax, ma che differenza”

Il quotidiano olandese: “altro che italiani difensivisti, come diceva Cruyff, il Napoli ha dominato. Tadic e Blind sembravano anziani che guardavano passare il calcio moderno”

de Volkskrant: “Anche il Napoli è stato ricostruito come l’Ajax, ma che differenza”

Ajax-Napoli, 1-6. Per il quotidiano olandese de Volkskrant, quello dell’Ajax è stato un fallimento senza precedenti. Un’analisi impietosa quella di uno dei principali giornali olandesi (qui l’analisi del Telegraaf).

“Schreuder vaffanculo”, cantava un gruppo di sostenitori. Tifosi infuriati alla Cruyff Arena dopo la quarta partita consecutiva senza vittorie. Nessuna partita importante è stata vinta in questa stagione. Sconfitte contro Liverpool, Napoli, PSV (Supercoppa olandese) e AZ (campionato). L’Ajax si avvicina all’eliminazione in Champions League a metà della fase a gironi; lotterà con i Rangers per il terzo posto e una ripartenza in Europa League.

E ancora:

L’Ajax è anche una squadra decisamente inferiore a quella della scorsa stagione e Alfred Schreuder è probabilmente anche un allenatore inferiore a Erik ten Hag. Nel 2018 con Tadic e Blind l’Ajax ha avviato una nuova politica che aveva lo scopo di puntare al vertice europeo. Blind e Tadic stasera sembravano anziani che guardavano passare il calcio moderno, come il treno a vapore che deve aspettare nel piazzale di smistamento affinché il treno veloce passi.

Ma anche l’acclamato Jurriën Timber ha fallito, Steven Berghuis, Calvin Bassey e molti altri. Il Napoli ha esibito un gioco meraviglioso. Compatto quando l’Ajax ha avuto la palla, a ventaglio in possesso.

Prosegue nell’analisi

La squadra del colorito allenatore Luciano Spalletti è stata ricostruita in estate come l’Ajax dopo la partenza di Ten Hag, ma che talento, che gioia, che audacia. Raspadori, il piccolo e talentuoso attaccante, è al top della forma assoluta, come aveva già dimostrato la Nazionale. Kvaratskhelia, il georgiano, il palleggiatore, l’arciere. Tutto in uno. Il regista Lobotka che giocò nello Young Ajax nel 2013-2014. Hanno controllato se era lo stesso. Ogni giocatore del Napoli è stato migliore di qualsiasi giocatore dell’Ajax in cui il solo Kenneth Taylor ha tenuto il ritmo più a lungo. Il primo tempo.

“Andrà tutto bene”, canta Bob Marley dai box dell’Ajax quando i giocatori escono per il secondo tempo. Ma non c’era più niente da fare e piovevano fischi di disapprovazione.

Il quotidiano riporta la celebre frase di Cruyff:

L’Italia non può vincere, ma contro l’Italia puoi perdere.

Poi prosegue:

Cruyff pronunciò quella frase in un momento in cui gli italiani erano conosciuti come difensivisti e pericolosi in contropiede. Quei tempi sono lontani, soprattutto quando si parla di Napoli. Negli ultimi anni l’Ajax ha perso spesso nel proprio stadio, durante la Champions League ma non è mai stato sopraffatto come stasera. Il Napoli ha fatto quello che avrebbe voluto fare l’Ajax: pressing a tutto campo. Lo si è visto già al calcio d’inizio, quando l’intera squadra era già quasi a metà campo. Il messicano Hirving Lozano era Speedy Gonzales.

Naturalmente, all’Ajax sono successe molte cose in estate. L’allenatore se ne è andato, ha portato con sé alcuni giocatori chiave, Antony e Martinez. Haller ha segnato dieci gol nel girone di Champions la scorsa stagione. La squadra di oggi è inferiore. Il rapido vantaggio di Mohammed Kudus, che ha allungato il tiro di Taylor dopo una combinazione fluida, non ha potuto nascondere nulla. Raspadori 1-1, Di Lorenzo 1-2, Zielinski 1-3 a tutto campo aperto. Ancora Raspadori 1-4, Kvaratskhelia 1-5, Simeone 1-6. Il brusio sugli spalti la dice lunga: incredulità su quanto accaduto all’Ajax.

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