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Diego Costa, il Cassano del Chelsea: rubava ogni mattina il kart dello staff medico

Il Telegraph ricorda gli aneddoti di un bomber amatissimo che sabato torna da avversario con la maglia del Wolverhampton

Diego Costa, il Cassano del Chelsea: rubava ogni mattina il kart dello staff medico
Chelsea s Diego Costa celebrates scoring his sides fourth goal during the Premier League match at Stamford Bridge Stadium, London. Picture date December 31st, 2016 Pic David Klein/Sportimage PUBLICATIONxNOTxINxUK Chelsea s Diego Costa Celebrates Scoring His sides Fourth Goal during The Premier League Match AT Stamford Bridge Stage London Picture Date December 31st 2016 Pic David Small Sportimage PUBLICATIONxNOTxINxUK

La scena è questa: ogni mattina – ogni mattina! – i membri dell’equipe medica del Chelsea lasciavano il golf kart col quale si spostavano nel centro di allenamento di Cobham fermo con le chiavi nel cruscotto. E ogni mattina non lo trovavano al suo posto. Una volta finiva in un fosso, un’altra nascosto dietro gli alberi. Era Diego Costa. Il bomber. Che proprio non resisteva. Lo scherzo è finito quando, colto in flagranza, Costa finì a schiantarsi in una delle strutture del centro. Tutti a ridere.

Lo racconta il Telegraph in un pezzo che dedica al ritorno di Costa “a casa sua”: il Chelsea. Da avversario, sabato, con la maglia del Wolverhampton Wanderers.

Costa è ancora amatissimo dalla società e dai tifosi, nonostante l’addio burrascoso del 2018. E’ raccontato come una specie di Cassano locale. Fu “lasciato” con un sms da Antonio Conte, un mese dopo aver vinto il campionato:

“Ciao Diego, spero che tu stia bene. Grazie per la stagione che abbiamo trascorso insieme. Buona fortuna per il prossimo anno, ma non sei nei miei piani”

“Il personale dietro le quinte che è ancora al Chelsea farà la fila per abbracciare Costa”, scrive il Telegraph. “Costa si prepara per l’accoglienza da eroe, nonostante cinque anni fa fosse arrivato a scioperato pur di andarsene all’Atletico Madrid. La sua partenza già a gennaio di quell’anno fu bloccata da un intervento diretto di Abramovich, mentre Conte gli urlava “Vai in Cina!”.

Costa restò e segnò 20 gol, il Chelsea vinse il titolo.

Tre anni dopo, in un’intervista esclusiva al Telegraph, Conte diede la sua versione: “Certo la verità la conosciamo. Il giocatore, il suo agente, il club ed io. Sappiamo quante volte ha chiesto di andare all’Atletico Madrid all’inizio della stagione, durante la stagione per andare in Cina, e a fine stagione per andare, ancora all’Atletico Madrid”.

Costa rivelato di essere rimasto in contatto con “i ragazzi” – Cesc Fabregas, David Luiz e Willian, che “mi amano per la persona che sono” – e con Mourinho, che lo portò a Londra.

Costa arrivò e si presentato al capitano John Terry con una stretta di mano, uno sguardo d’acciaio e le parole: “Sono entrato in guerra. Tu vieni con me”.

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