CorSport: Spalletti ha trasformato la qualità individuale in qualità collettiva

A veder giocare la squadra sembra che il lavoro del tecnico sia stato una passeggiata, ma il suo merito è stato assemblare il gruppo

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Db Roma 23/10/2022 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Spalletti ha trasformato la qualità individuale in qualità collettiva.

Sul Corriere dello Sport, Alberto Polverosi scrive del Napoli di Luciano Spalletti. Guardando giocare la squadra sembra che il lavoro di Spalletti sia stato semplicissimo, in realtà non è così, scrive.

“Per il livello e la qualità del Napoli sono stati esauriti gli aggettivi. La sua forza è tecnica e mentale. A volte più tecnica, a volte più mentale. A vederlo giocare in questo periodo (un lungo periodo cominciato a inizio stagione) sembra che il lavoro di Spalletti sia stato una passeggiata. Al Napoli basta aprire il gas e dà spettacolo”.

Il merito dell’allenatore del Napoli è stato quello di trasformare la qualità individuale in qualità collettiva.

“In realtà, il vero merito del tecnico di Certaldo è stato quello di trasformare l’enorme (e per certi veri inattesa, in questa misura) qualità individuale in qualità collettiva. E’ accaduto grazie anche a una serie di giocatori fantastici di cui dispone, campioni capaci di mettersi a disposizione della squadra”.

I giocatori del Napoli hanno una qualità straordinaria e ciascuno la mette al servizio della squadra intera. Questo fa sì che il Napoli sia diventato una spettacolare macchina da gol, grazie anche ai suoi tre centravanti di assoluto livello, di cui nessun’altra squadra di Serie A dispone. Il gioco del Napoli è la grande bellezza, in questo momento, sia in campionato che in Champions.

“Il Napoli può segnare in decine di modi differenti: attaccando la profondità con Osimhen, con i cross alti per i colpi di testa del medesimo, con i cross bassi per lo spunto di Raspadori, con la rabbia di Simeone, con il guizzo di Lozano, col tiro a giro di Politano, con la tecnica di Zielinski, su palla da fermo (Ostigard l’ultimo esempio). Una poderosa macchina da gol che fa spettacolo. La grande bellezza è sua”.

 

 

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