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Christillin: «Agnelli non rifarebbe un contratto quadriennale ad Allegri»

«L’altra sera Agnelli ci ha messo la faccia dicendo quello che tutti pensiamo. E’ un ottimo imprenditore, sa cosa vuol dire gestire un’azienda»

Christillin: «Agnelli non rifarebbe un contratto quadriennale ad Allegri»
Db Ferrara 13/04/2019 - campionato di calcio serie A / Spal-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

Agnelli non rifarebbe un contratto quadriennale ad Allegri.

Evelina Christillin, membro Uefa del Consiglio Fifa tifosa della Juventus e molto vicina alla famiglia Agnelli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio 24. Ha parlato del difficile momento della Juventus.

“Il ruolo chiave in questo momento lo ha la società. Le responsabilità sono equamente condivise. Menomale che l’altra sera Agnelli ci ha messo la faccia dicendo quel che tutti pensiamo. Penso che Agnelli non rifarebbe un contratto da quattro anni ad Allegri. Pare ci sia stato un rilancio importante quando Allegri ha detto che stava per andare al Real, Andrea ha scommesso su Allegri accettandone la proposta. Tutti e due avevano ragione dalla loro parte. Lo scorso anno Allegri si è trovato una squadra ereditata, quest’anno però non si può dire nulla. Agnelli è un ottimo imprenditore, sa che vuol dire gestire un’azienda, certo che se devi decidere una cosa da dentro o fuori, l’impressione del momento può contare. La storia di Allegri parla chiaro, non credo sia ragionevole mandarlo via ora. C’è una pausa Mondiale per ripensare e ricostruire. Sarebbe confusionario recedere ora, quei giocatori che sembravano persi in campo l’altra sera, lo sarebbero ancora di più”.

Christillin su La Stampa

Questa mattina La Stampa ospitava un intervento della Christillin. A proposito del derby, scriveva:

“Che questo 15 ottobre, perciò, sia una data in cui, almeno, si veda del buon calcio, in cui si torni a quegli scontri epici che facevano vivere nell’attesa tutta la Città, che provocavano gioia e sfottò da parte dei vincenti per le 24 ore successive, rabbia e cattivo umore per gli altri. Ma almeno ci si divertiva. Quindi, per favore, regalateci una partita come si deve, senza farci invidiare quello che si vede al Maradona o al Meazza; Juve e Toro, tirate fuori la storia e l’orgoglio, e vinca il migliore. Che una volta eravamo noi”.

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