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Calvarese: sul fallo di mano di Dumfries il Var non aveva immagini chiare

L’ex arbitro interviene sull’episodio più contestato di Inter-Barcellona su Calcio e Finanza: “in questi casi resta la decisione del campo”

Calvarese: sul fallo di mano di Dumfries il Var non aveva immagini chiare

Calvarese: sul fallo di mano di Dumfries il Var non aveva immagini chiare.

L’Inter di Simone Inzaghi ha vinto contro il Barcellona con un gol in una partita che ha scatenato le polemiche e le invettive della stampa spagnola. La Var non si è accorta della mano di Dumfries. Tanto che oggi il Mundo Deportivo definisce la vittoria dei nerazzurri “una rapina a mano alzata“. Quella mano avrebbe dovuto costare un rigore contro l’Inter.

Sul tema interviene l’ex arbitro Calvarese con un contributo pubblicato su Calcio e Finanza. Il Var, dice, non aveva immagini chiare per decidere.

“Piccola digressione tecnica: il fallo di mano resta una delle chiamate più difficili per un direttore di gara, visto che è una delle poche situazioni dove va ancora valutata la soggettività, ma il regolamento ha provato ad oggettivizzare il più possibile anche questa fattispecie. Qui ci sono due possibilità: o Dumfries si manda da solo la palla sulla mano, in una autogiocata, e quindi non è calcio di rigore, oppure il terzino nerazzurro non prende la palla con la testa, ma la sfera va direttamente sulla mano e allora in questo caso è calcio di rigore perché per geometria il braccio è sopra le spalle”.

In questi casi, scrive Calvarese, la tecnologia è fondamentale. Ma il Var non aveva immagini chiare sull’episodio in questione.

In questi casi la tecnologia è fondamentale, visto che dal campo sarebbe impossibile capire la dinamica. Ma Van Boekel, VAR espertissimo, non ha avuto però immagini abbastanza chiare per poter dirimere l’arcano. E così, come da protocollo Var, quando non ci sono immagini chiarificatrici, rimane la decisione del campo. Giusto o sbagliato? Non sta a noi giudicarlo. Ma di sicuro sia Vincic che Van Boekel hanno fatto ancora una volta il loro lavoro fino in fondo: hanno deciso”.

 

 

 

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