A Mediaset. «Stasera al Da Luz abbiamo molto da perdere, checché se ne dica. Abbiamo vinto due partite ma non siamo ancora usciti da una situazione non bella»
Allegri, il tecnico della Juventus, ha parlato a Mediaset prima della sfida del Da Luz tra Benfica e Juventus, valida per la quinta giornata della fase a gironi di Champions League. La Juve è più dentro che fuori, per qualificarsi le serve un miracolo ma per l’allenatore bianconero non vuol dire che si può abbassare la guardia, anzi.
Di seguito le parole di Allegri.
«Che abbiamo da perdere? Abbiamo molto da perdere. Innanzitutto non siamo qualificati neanche per l’Europa League. E poi abbiamo una gara con un solo risultato perpoter ancora sperare di passare il turno. Dobbiamo giocare una partita giusta e seria come le ultime due».
La Juve doveva trovare prima la strada giusta.
«È inutile parlare coi se e coi ma. Le cose vanno come devono andare. In quel momento evidentemente non eravamo pronti. Ora abbiamo vinto due partite, certo, ma non siamo usciti da una situazione tutt’altro che bella»
Gatti e Kean giocano titolari.
«Sì, gioca Gatti e deve stare molto tranquillo e sereno. L’ho scelto per un motivo molto semplice: potevo decidere solo tra lui e Rugani. Alex Sandro si è mezzo allenato, ha avuto un problemino dopo il derby. Stamattina è alzato e non ce la faceva. Kean? Spero di averla indovinata. Dovevo scegliere tra lui, Milik e Miretti. Dobbiamo tenere la testa in partita. Finirà col fischio dell’arbitro, quando l’arbitro fischierà vedremo…».
Allegri, in sostanza, ha ripetuto concetti che aveva già espresso ieri in conferenza.
«Abbiamo solo un risultato ma non siamo né qualificati agli ottavi, dunque fuori dalla Champions, né in Europa League. Dobbiamo iniziare domani ma non dipende da noi: il Benfica è proprietario del suo destino, è una delle quattro squadre in Europa che non ha ancora perso con Napoli, PSG e Real Madrid. Dobbiamo fare una gara come gran parte dell’andata, aumentando il minutaggio dell’intensità. Loro davanti al loro pubblico hanno una spinta diversa ma sarà una sfida particolare: non dovremo avere fretta ma giocare con la stessa compattezza, anzi migliorandola, delle ultime due gare»
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