A San Siro i tifosi avversari indossano le maglie delle proprie squadre senza problemi

La Gazzetta dopo gli incidenti di Firenze: si sta individuando l'uomo che ha sferrato il pugno. La Fiorentina non ha condannato gli episodi

A San Siro

A San Siro i tifosi avversari indossano le maglie delle proprie squadre senza problemi. Lo scrive la Gazzetta dello Sport due giorni dopo gli incidenti di Firenze che hanno portato a un Daspo e forse oggi ne arriverà un altro: gli inquirenti stanno cercando l’uomo che ha sferrato un pugno al tifoso interista in tribuna con la maglia della propria squadra. Pugno giustificato da Mario Sconcerti tifoso della Fiorentina.

La Gazzetta riporta il punto di vista dell’Inter che non ha alcuna intenzione di chiedere scusa a Commisso e alla Fiorentina che peraltro come al solito non hanno espresso una parola di condanna per gli incidenti.

Ecco cosa scrive la Gazzetta:

Nessuna “soddisfazione” per il Daspo arrivato al sostenitore viola e per l’altro in arrivo: il club li considera atti dovuti, ma i singoli episodi violenti sono solo una parte del bubbone esploso sabato. Dopo un giorno in più di riflessione, nessuna voglia di rispondere alle accuse dei dirigenti della Fiorentina, diventate pubbliche nella notte della partita con un comunicato ufficiale. Ovviamente il tema è stato discusso ai piani alti, ma è stato ribadito che non c’è ragione alcuna per presentare scuse ufficiali alla società di Commisso. Più che sui provvedimenti individuali, l’Inter ha dall’inizio puntato il dito sul clima complessivo del Franchi. E sulla necessità di condannare qualsiasi forma di violenza, in ogni stadio della nostra Serie A. Così come a San Siro qualunque tifoso di qualunque squadra, anche la più acerrima rivale dei nerazzurri, può storicamente tifare e indossare i propri colori (ad esempio, contro la Roma erano tantissimi i giallorossi sparsi per lo stadio…), sarebbe giusto che la stessa cosa accadesse anche altrove.

A San Siro è una cosa, al Franchi (e non solo) è un’altra.

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