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Sacchi sul derby: «L’Inter ha giocato da squadra italiana, il Milan da europea»

Alla Gazzetta: «L’Inter aveva cinque difensori per tre attaccanti: c’era molta paura. A tratti c’erano dieci interisti chiusi nella propria metà campo»

Sacchi sul derby: «L’Inter ha giocato da squadra italiana, il Milan da europea»
Db Cesena 07/06/2022 - Uefa Nations League / Italia-Ungheria / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Arrigo Sacchi

La Gazzetta dello Sport intervista Arrigo Sacchi. Il tema è il derby di Milano.

«Diciamo subito che per il Milan poteva essere un trionfo e invece si è trasformata in una semplice vittoria. Il trionfo è quando metti l’avversario al tappeto e non gli permetti di rialzarsi: qui, al contrario, l’Inter ha sfiorato il pareggio in più di un’occasione».

Per quanto riguarda il gioco, si sono affrontate due filosofie diverse, una italiana e una europea.

«C’era una squadra italiana, l’Inter, che si basava soprattutto sui singoli e sulla difesa, e poi c’era una squadra, il Milan, che praticava un gioco europeo, dove tutti si sacrificavano e partecipavano sia alla fase difensiva sia alla fase offensiva. E’ stata una partita strana, però: poteva capitare tutto e il contrario di tutto».

Sull’atteggiamento prudente dell’Inter dopo il vantaggio:

«I nerazzurri avevano cinque difensori per tre attaccanti: dimostrazione che c’era molta paura. A tratti, li ho contati, c’erano dieci giocatori interisti tutti chiusi nella propria metà campo. Io non capisco: dopo l’1-0 era il momento per attaccare il Milan, perché poteva essere demoralizzato, e invece la squadra di Inzaghi si è chiusa là dietro. Mah…»

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