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Ndombele sembra Bakayoko per di più in sovrappeso

Piange il cuore vedere Raspadori nella folla della festa di San Gennaro. Il Monza mi ricorda i disastri di chirurgia estetica delle star rifatte

Ndombele sembra Bakayoko per di più in sovrappeso
Mp Firenze 28/08/2022 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Napoli / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Tanguy Ndombele

FALLI DA DIETRO – 4° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2022-23

È il giorno della Joya.

Doppietta al Monza. Squadretta che, chissà perché, mi ricorda a tratti la Versace o che so Mickey Rourke.
Insomma certi devastanti disastri di chirurgia estetica di star rifatte.
Una sensazione di finto temporaneamente apparecchiato, da smontare appena sia finita la festa.

Esilaranti i due gol in contropiede con la linea difensiva altissima e stra-sbilanciata.

In fondo è lo stesso errore che commette Alvini a San Siro.
Ma comunque quella è più squadra. Ha più idee e più schemi, Ha più personalità e più coraggio.

Il tecnico di Fucecchio mette sempre un uomo alle spalle del centrocampo nerazzurro, che manda in confusione costante l’assetto difensivo inzaghino.

Il bel gol di Okeleke, in chiusura, e il giusto premio di consolazione alla prestazione.

Campanello d’allarme per i Suninter.
Le distrazioni difensive. Troppe distanze all’interno del terzetto difensivo, e tra il terzetto e i centrocampisti.

Quel fenomeno di Maignan nega un rigore a Berardi che si infortuna.

Non succederà più niente da una parte e dall’altra.
Nonostante il recupero interminabile di una sera poco divertente al termine di una partita poco divertente.

Ha ragione il saggio Orazio: “Aliquando bonus dormitat Homerus”.
Traduco: anche il grande Omero a volte sonnecchia.

Il problema Milan pare sia a destra.

Lo stesso dello scorso anno.
Cosa è stato fatto per migliorare quella zona?
Nulla.
Kessie non c’è più. Ma nulla è cambiato. Né gioco, né giocatori.

Vedremo cosa sono i veri Diavoli al Derby.

Disastro tattico di Fra Cipolla nel primo tempo.

Non solo ne cambia sei.

Ma cambia anche modulo cui nessuno è abituato. E nessuno sa come raccapezzarsi.

Palleggio pesante, costantemente in ritardo sulle seconde palle.

Piange il cuore a vedere quel talentino che è Giacomino vagare lì in mezzo come il ragazzino di provincia che si perde tra folla della festa di San Gennaro.
Andatelo a trovare con banda in testa.

Ndombele sembra un Baka per di più in sovrappeso.

Su un suo contrasto con Di Francesco, il fischietto Matteo Marcenaro (pare sia considerato un astro nascente) concede un rigore che non darebbe mai nessuno.

Show di Lorenzo Colombo ventenne promessa di Vimercate.

Va lui sul dischetto.
Frenetico e ansioso di mettersi in mostra, non vede l’ora di tirare.
Batte senza aspettare il fischio.
Deve ripetere. E l’Albatros friulano stavolta respinge alla grande.

Passano sei minuti.

Nel frattempo lo Zircone macedone fa una cosa buona, prima di tornare alle sue note vaghezze.
Si inserisce centralmente alle spalle di Askildsen, riceve da Politano e insacca per il vantaggio.

Passano sei minuti.

Il coreano del sud, sulla tre quarti, mi supera in indolenza quando mi chiedono di andare giù a buttare l’immondizia.

Il ragazzo ne approfitta e segna un gol da cineteca.

La cronaca del Maradona termina qui.

Il resto è un Osi che non tocca palla contro un difensore proveniente dalla B.

Ma non è tempo di colpevoli.
E’ tempo d’umiltà.

Intanto spopola sul web il video di Nedved brillo che palpa tre ragazze mentre si esibisce in molto significativi falli da dietro.

Ringrazio commosso per l’involontario spot a questa innocente rubrica.

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