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L’altra sera ho rivisto Sarri. Non è cambiato di una virgola, pensa a stare ancora con uno così…

E’ l’ex che si reincontra dopo anni: basta un minuto per capire che è rimasto uguale. Nel frattempo però hanno inventato gli adulti

L’altra sera ho rivisto Sarri. Non è cambiato di una virgola, pensa a stare ancora con uno così…
Roma 26/09/2021 - campionato di calcio serie A / Lazio-Roma / foto Image Sport nella foto: Maurizio Sarri

– L’altra sera ho rivisto Maurizio.
– Ma Maurizio chi? Quel Maurizio, dici?
– Sì.
– Ti ha visto? Ha visto che l’hai visto? Che ha fatto?
– Per un attimo, anche due. Te lo ricordi quello sguardo inclinato sopra le lenti scivolose…
– E come no: il corruccio dell’uomo che non le manda mica a dire.
– Eh quello. Non è cambiato di una virgola.
– Che cosa…
– Ma niente… blaterava che la Lazio sta sui coglioni agli arbitri. Secondo me ce l’aveva con Piccinini e Valeri.
– Ancora?
– Come gli stavamo sui coglioni noi, te lo ricordi? Pure la Juve ad un certo punto… Disse che alla Juve 12 rigori così non li avevano mai fischiati. Aspettavano lui. Era il 2020, la gente aveva altro da fare che starlo a sentire.
– Invece tu no eh? Non hai mai smesso di pensarci…
– Non cominciare col Sarrismo gioia e rivoluzione, ti prego! E’ stata un’infatuazione. Eravamo giovani, quel gioco tutto tocchetti e tocchettini era eccitante. Era petting. Lo sai. Poi si cresce.
– Beh lui no, a quanto pare.
– E’ vero! E’ questa la sensazione che ho avuto, ma proprio epidermica. Come se fosse rimasto a quel triennio, cos’era… il 2015, il 2018 giusto?
– Madonna, la preistoria!
– Lo sentivo parlare, sudaticcio. Ed era come tornare indietro di 7 anni. Il toscanaccio, il guascone antipatico ma simpatico, volgare ma ehi! l’è ganza questa… la tuta, la prosopopea da leader sindacale. Il dito medio alla Juve…
– Ho un amico così. Si fa ancora gli spinelli strimpellando i Doors. Quest’estate è andato in Grecia senza fittare l’appartamento come si faceva negli anni 90. Ha dormito sulla banchina di Paros. Fico! ha detto. Io boh.
– No, ma poi voglio dire: hai 63 anni, hai allenato il Chelsea, la Juve. Ti ostini a non voler fare turnover, come se avessimo ancora 20 anni e si giocasse una volta a settimana. E poi non hai imparato che in tv ogni tanto conviene fare i complimenti all’avversario che ti ha stracciato?
– Ma no, è come quei ragazzini che dopo essere stati lasciati si lagnano che non gli fai pure lo spiegone dei perché e percome. Voglio dire, se uno non ha più voglia di stare con te, figurarsi se ha voglia di fare l’analisi della sconfitta.
– Che tristezza la quindicennitudine dei sessantenni.
– E a te? Che effetto ti ha fatto?
– Giuro: nulla. Anzi, quando me ne sono andato ho avvertito pure un brivido di sollievo. Pensa stare ancora con uno così
– Oggi sarebbe impensabile. Hanno inventato gli adulti, nel frattempo.

 

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