ilNapolista

Kvara è un’uscita di sicurezza immaginativa dalla realtà improvvida che ci gira attorno

È un giocatore che dà gioia, perché esce dagli schemi ed integra la grammatica della fantasia e del talento che manca a questo tempo calcistico piatto ed atletico.

Kvara è un’uscita di sicurezza immaginativa dalla realtà improvvida che ci gira attorno
As Roma 03/09/2022 - campionato di calcio serie A / Lazio-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: esultanza gol Khvicha Kvaratskhelia

“È importante e più bello saper guardare, e guardando immaginare, guardando sognare (“Esercizi superficiali (Mondadori)” di Raffaele La Capria)”.

A metà agosto ho avuto modo – dopo Napoli- Perugia, partita di preparazione a Dimaro – di scrivere – con un po’ di arroganza lo ammetto – un articolo su Kvaraschelia. Arroganza perché non sono andato a Coverciano e non ho il tesserino in tasca e quindi il mio paragonare questo genio georgiano a Giggs e Claudio Sala era perlomeno inopportuno, soprattutto dopo poche azioni di gioco. È inutile dire che questo ha scatenato la reazione del popolo dei commenti – categoria a cui non mi scrivo e che non considero – : i tifosotti o popolino – secondo il dettame di Giuntoli – sono al di fuori del mio interesse. Ma leggendo questo testo di La Capria ho capito cosa rappresenta Kvara per tutti noi: è un’uscita di sicurezza immaginativa da questa realtà improvvida che ci gira attorno fatta di comunicazione bassa da campagna elettorale…

Kvara è un giocatore che dà gioia perché esce dagli schemi e dai ruoli ed integra quella grammatica della fantasia e del talento che manca a questo tempo calcistico piatto ed atletico.

Oggi Marco Tardelli che ha vinto qualcosa ed a Coverciano ci è stato ha adombrato una somiglianza di Kvaravaggio “con un giocatore dell’Irlanda del Nord che non nomino… “. Noi appassionati della pelota rotolante abbiamo capito e quel giocatore l’abbiamo nominato nella nostra testa – “Best?” -, ma al di là dei paragoni competenti o meno, quello che resta è l’assunto che il calcio è sogno e che non si dimentica chi ti dà gioia e chi rompe il velo triste della sola realtà. Anche quando è messo su quell’out sinistro che ne comprime la sua libertà espressiva con il terzino basso e la mezzala avversarie che ne limitano l’estro, Kvara ci appare come il grimaldello che può aprire lo spazio-tempo e rompere la tetragonale certezza del catenaccio più becero.

Kvara fa bene a questo calcio odierno schiavo dei Mendes e delle autoreferenziali e narcisistiche derive da playstation… Kvara è il sogno ed il sogno non è mai solo un sogno…

ilnapolista © riproduzione riservata