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Il Telegraph: «I calciatori sono dipendenti dai sonniferi, e li usano con l’alcol anche per sballarsi»

L’inchiesta due anni fa, “ora il fenomeno è in aumento”. Glieli prescrivono i medici e poi se li comprano su internet e non possono più fare a meno

Il Telegraph: «I calciatori sono dipendenti dai sonniferi, e li usano con l’alcol anche per sballarsi»
Cresswell, ex difensore dello Sheffield United, che ha confessato l'uso dei sonniferi

La dipendenza dei calciatori dai sonniferi. Un fenomeno in continua crescita, fino ad arrivare a livelli allarmanti. La mette in apertura il Telegraph, con un lungo articolo che descrive una situazione sottaciuta così bene che – almeno da noi – pare un’esagerazione.

L’allarme l’ha lanciato l’Assocalciatori inglese, due anni dopo che un’inchiesta proprio del Telegraph aveva reso pubblico per la prima volta il problema. Intanto “ha preso piede anche una nuova mania: i giocatori mescolano le pillole con l’alcol alle feste”, scrive il Telegraph. Una miscela da “sballo euforico” che non porta sanzioni dell’anti-doping.

Il primo a confessare è stato Cresswell, un ex difensore dello Sheffield United. Da allora storie simili si sono accumulate.

I cosiddetti “farmaci Z” vengono spesso distribuiti dai medici ai giocatori in modo che possano dormire dopo le partite giocate molto tardi, per abbassare il livello di adrenalina.

La PFA e Cresswell sono diventati una specie di sportello di ascolto. “Sto ascoltando storie di ciò che i giocatori stanno facendo con i sonniferi, è un problema che va affrontato”.

“I giocatori fanno pressione sul dottore per averne di più. Gli danno solo quello che ritengono salutare, ma poi vai online e trovi il resto”.

Il dottor Michael Bennett, direttore dalla salute del sindacato dei giocatori, riconosce che c’è un problema da affrontare:

“Ci sono molte ragioni per cui un giocatore può iniziare a usare sonniferi. È normale che i giocatori facciano fatica a dormire dopo le partite notturne poiché scoprono che spesso ci vuole tempo, sia mentalmente che fisicamente, per “scendere”. Altri problemi comuni, come i frequenti viaggi internazionali, in particolare attraverso i fusi orari, possono interrompere gravemente il sonno dei giocatori. I giocatori potrebbero anche semplicemente lottare con il sonno a causa di problemi personali come lo stress e potrebbero essere preoccupati che stia danneggiando il loro riposo e il loro recupero. I farmaci da prescrizione devono essere usati correttamente. Anche somministrati a piccole dosi, possono comunque creare assuefazione e creare problemi se un individuo diventa dipendente. Se i giocatori usano sonniferi o qualsiasi altro farmaco da prescrizione e sono preoccupati che possano aver sviluppato una dipendenza, li incoraggiamo a parlare in modo confidenziale con la PFA”.

I sonniferi sono visti come una necessità da molti calciatori dato l’uso massiccio di pillole di caffeina prima delle partite e dei viaggi pesanti. Rio Ferdinand, Phil Neville e Craig Bellamy sono tra i giocatori che hanno raccontato come droghe come lo Zopiclone siano comuni.

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