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Dybala: «Il rapporto con Mourinho è nato in Roma-Juve 3-4. Non sembra ma è molto umile»

Lo racconta a Espn Argentina: «Si avvicinò e disse “sei un fenomeno”. Quella frase mi è rimasta in testa. L’ambiente Roma è diverso da quello Juve»

Dybala: «Il rapporto con Mourinho è nato in Roma-Juve 3-4. Non sembra ma è molto umile»
Db Torino 27/08/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Jose' Mourinho-Paulo Dybala

Dybala si racconta dal ritiro della Nazionale argentina, lo fa a Espn Argentina. Parla di Mourinho, della Roma, della Juventus, delle sue condizioni fisiche. Racconta che il passaggio alla Roma nacque mesi prima anche se allora non ci pensava nemmeno.

“Stavamo giocando a Roma con la Juve, stavamo vincendo 4-3 e venni sostituito. Mourinho si avvicinò per salutarmi e mi disse: “Sei un fenomeno”. Un episodio che mi colpì. Quando poi mi ha chiamato mesi dopo, lui mi ha chiesto se me ne ricordavo. E disse: “Certo, come potrei dimenticarlo. È stato un onore”. E allora mi ha detto: “Bene, ora devi farlo per me”. Mi ha chiamato anche nei giorni successivi ed è stato facile decidere. Lavorare con lui è facile. Parlo di tutto con lui, conosce tutti i giocatori, da quelli di élite alla terza categoria. Ha uno staff molto preparato. È molto umile, tratta tutti allo stesso modo. Certe volte può dare un’immagine diversa. A volte si arrabbia anche. Sono molto felice alla Roma”.

“A Roma sono tornato protagonista. Gli ultimi anni alla Juve non sono stati facili, cambiare aria mi ha fatto bene. Mourinho mi ha chiamato, ho deciso in pochi minuti.

“Il tifoso della Roma è simile al tifoso argentino, hanno la stessa passione. È diverso dall’ambiente della Juve”.

“Avevo un affaticamento, sentivo che non ero al 100% e i medici lo sapevano. Era necessario saltare una partita prima che potessi saltare un mese. Lo hanno capito, per fortuna poi i risultati degli esami sono andati bene”.

 

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