Milik è sempre più inamovibile, ma per il serbo è una presenza ingombrante. In campo è sempre più nervoso e a secco di gol
“Salvate il soldato Vlahovic”, scrive il Corriere dello Sport. Il colpaccio dello scorso mercato, per cui la Juventus ha speso 80 milioni, non fa più la differenza e non solo per colpa sua.
“L’onda lunga del non gioco juventino, dell’atteggiamento più remissivo che offensivo impresso da Max al gruppo sta condizionando non poco anche il bomber, che pure aveva iniziato alla grande la stagione con la doppietta al Sassuolo e le due magìe su punizione contro Roma e Spezia. Quattro gol nelle prime quattro partite e poi stop”.
La sua ultima rete risale al 31 agosto, poi più nulla.
“Dusan spesso abbandonato a sé stesso a combattere contro le difese avversarie; la Juve che non riesce a esaltarlo. Gli recapita pochi palloni, non lo cerca e non lo serve nel modo adeguato”.
Non arrivano assist a rifornire il serbo. Alla fine è servita una spalla come Milik per migliorare le cose e l’impatto del polacco è stato importante.
“l’impatto del polacco è stato clamoroso quanto inatteso, tanto che sembra ormai inamovibile. Così però si spreca un investimento da 80 milioni, appunto. E allora le conseguenze sono facili da immaginare: Dusan fatica tremendamente, nonostante si danni l’anima e non lesini certo impegno in partita e lavoro in allenamento. Tanto che subentra il nervosismo, evidente nelle ultime partite. Tanto che prevale la frenesia a ogni pallone toccato, che si traduce in qualche imprecisione di troppo nel palleggio: 16 palle perse a Monza, dato non da vero Vlahovic. Senza gol e senza palloni giocabili, Dusan si incupisce presto e si avvita nell’anonimato”.