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Bonucci: «La partita importante è domani, poi il passaggio del turno ce lo giocheremo col Benfica»

In conferenza: «Mettere dentro tanti nuovi non è facile, serve pazienza. Nelle serate di Champions qualcosa si trasforma, vedrete una grande Juventus»

Bonucci: «La partita importante è domani, poi il passaggio del turno ce lo giocheremo col Benfica»
Db Torino 21/12/2021 - campionato di calcio serie A / Juventus-Cagliari / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Leonardo Bonucci

Accanto all’allenatore, Massimiliano Allegri, alla vigilia della sfida di Champions con il Psg, in conferenza stampa, era presente anche il difensore della Juventus, Leonardo Bonucci.

“Domani sarà importante, sarà bella. Sarà complicata e poi sorrido… Tutti noi conosciamo il mister (si riferisce al “Benfica più importante”, ndr): sono parole frutto del mollare la tensione per la partita. E’ una gara che si prepara da sola. La partita importante è domani, sul lungo tempo il passaggio del turno ce lo giocheremo col Benfica. Giocare qui con questi campioni è bello”.

Che ne pensi di Mbappé?

“E’ stratosferico, ha tutto, come dimostrato, per diventare il migliore al mondo. Il futuro e l’età sono dalla sua parte, sono certo che per la mentalità che ha, per come parla, ha tanta voglia di crescere. Sarà dura giocare contro di lui, Messi, Neymar, contro il PSG: serve un lavoro di squadra per fermarli”.

Cosa può dire la gara di domani?

“Una gara non dà la fotografia ma può dirci dove migliorare, cosa sappiamo fare. Mettere dentro tanti nuovi non è facile, serve pazienza. Nelle serate di Champions qualcosa si trasforma, vedrete una grande Juventus“.

In Francia si parla tanto di Pogba per le cose extrasportive

“E’ una star mondiale, come tanti del PSG o della Juventus. Le sue vicende non riguardano me, questo non è l’ambiente giusto: ho visto Paul concentrato sul suo percorso di recupero, poi c’è stato un cambio. Ci manca e speriamo di averlo presto”.

Ha giocato poco in stagione

“Domani sarà un orgoglio farlo, a 35 anni giocare la Champions è uno stimolo. Voglio essere un esempio, il primo, come capitano, a portare la Juventus dove merita con tutta la squadra. Il mister mi ha fatto allenare con lavori specializzati prima della Fiorentina ma dobbiamo essere pronti per domani: sarà bella, complicata, queste gare si possono approcciare col giusto divertimento. Sognavamo di giocare queste gare da bambini, dovremo tenere la palla e rincorrere l’avversario come quando eravamo piccoli. Ho voluto metter dentro questo nella testa: il resto arriva se alla base c’è un sano divertimento e uno spirito di squadra importante”.

Sarà un vantaggio per voi avere due giocatori presi dal PSG?

“Non avere Angel è una perdita importante al netto del livello di qualità del giocatore. E’ importante nello spogliatoio per il suo entusiasmo, per la sua energia. Non averlo è una perdita importante. Paredes è arrivato da poco ma ha personalità, ci dà esperienza internazionale e aumenta il carattere della squadra”.

Vista da fuori: cosa manca alla Juventus?

“Preferivo vederle da dentro. Abbiamo cambiato tanti giocatori, far ritrovare la mentalità e il Dna Juventus non è facile, non è scontato, non è veloce. Il mister sta facendo un grande lavoro con la nostra testa per far capire cosa voglia dire indossare questa maglia. Sono convinto che coi compagni riporteremo la Juventus in alto”.

I giovani hanno recepito i messaggi?

“Di giovani qui ce ne sono tanti, se ci sono è perché meritano di giocare qui. Siamo passati tutti da un percorso di crescita professionale e umano. Stanno imparando tanto. Miretti? E’ cresciuto qui, sa cosa sia la Juventus, si è sempre fatto trovare pronto”.

Hai sentito Chiellini?

“La scorsa settimana: insieme ne abbiamo giocate tante così, fortunatamente anche vinte tante. Però fa parte del passato, ora c’è da pensare alla grande prestazione da fare contro un grande Paris, contro dei grandissimi giocatori, e siamo qui con la consapevolezza di fare qualcosa di importante”.

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