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Aldo Grasso: basta ex calciatori a parlare di pallone in tv, non prendono mai posizione

Sono inseriti nello show business. A 90° minuto Tardelli dà giudizi né carne né pesce, Adani fa il poeta della tattica. La Rai non fa servizio pubblico

Aldo Grasso: basta ex calciatori a parlare di pallone in tv, non prendono mai posizione
Db Torino 13/05/2014 - finale Europa League / Siviglia-Benfica / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Marco Tardelli

Sul Corriere della Sera, Aldo Grasso scrive di Novantesimo Minuto e in generale della tendenza delle trasmissioni televisive a chiamare ex calciatori a commentare. Il problema è che questi ultimi non prendono mai una posizione. Dove sono finiti i giornalisti sportivi?

Su 90° minuto:

“Perché non svolge fino in fondo la sua funzione di servizio pubblico?”.

“Il difetto principale, come molte altre trasmissioni sportive, è che anche 90° minuto parla principalmente delle squadre più forti: Inter, Napoli, Milan e Juve. Capisco che una tv a pagamento debba fare i conti con gli abbonamenti e i bacini d’utenza, ma la Rai dovrebbe dare pari dignità al Monza come ad altre squadre, a prescindere dal numero di tifosi. Il difetto principale è che a commentare le partite sono stati chiamati degli ex calciatori come se il ruolo del giornalista fosse ormai del tutto superfluo. Gli ex calciatori sono «personaggi» inseriti nel mondo dello spettacolo e per resistere non devono mai prendere posizione. Marco Tardelli è una vita che si barcamena nei giudizi né carne né pesce, Lele Adani si crede ormai un poeta delle tattiche e Milena Bartolini dice cose di buon senso, non oltre”.

C’è la possibilità che gli arbitri finalmente parlino in tv e facciano ascoltare gli audio dei dialoghi tra il direttore di gara e la sala Var.

“Ci sarà mai qualcuno a 90° minuto in grado di dire che abbiamo una classe arbitrale modesta (sala Var compresa), come ogni domenica possiamo constatare?”.

La televisione di Stato non condanna mai neppure la regola dei cinque cambi, che “finisce con il favorire smaccatamente le grandi squadre che hanno una rosa più competitiva”.

“Insomma, forse l’innesto di un giornalista coraggioso farebbe solo bene al programma”.

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