Le parole di Bouthayna Al Muftah, tra le più celebri artiste della scena contemporanea araba, scelta dalla Fifa per realizzare gli 8 poster dei Campionati in Qatar.
Al Messaggero parla Bouthayna Al Muftah, tra le più celebri artiste della scena contemporanea araba, scelta dalla Fifa per realizzare gli 8 poster dei Campionati in Qatar.
«L’idea è arrivata dalla cultura locale del Qatar e dalle mie più recenti esplorazioni nella performance art. Ciascun poster cattura idee concettuali che riportano lo spettatore a un tempo e a un luogo in modo quasi surrealista. Il poster principale rimanda ad aspetti che mostrano il nostro amore e la nostra passione per il calcio, elementi come il tifo, l’ospitalità, lo stare insieme e l’eccitazione all’interno degli stadi. I poster di supporto si concentrano sulla bellezza del gioco in modo fisico, statuario ed elegante. Volevo creare una sensazione di energia, con i momenti in cui il te po sembra fermarsi. Ogni poster è progettato per completare l’altro, in un’opera d’arte semplice ma allo stesso tempo complessa».
Il confronto è con la grande fotografa Annie Leibovitz per Messico 86, entrambe sono donne e questo significa che molto è cambiato nella cultura e soprattutto nei territori arabi
«Fin dall’inizio della mia carriera mi sono sempre sentita, come donna, sostenuta dalle istituzioni del mio Paese e dai miei colleghi e mi sono state date le loro stesse opportunità. Le donne, in particolare nell’industria delle arti e della cultura, continuano ad avere tante possibilità per mostrare i lori lavori e diffondere il loro messaggio. Vedo questo come l’inizio di una sempre maggiore parità di genere».
