A Marca: “E’ un’assurdità che non facciano giocare gli Us Open a Djokovic. Quando lui manca ne beneficia sempre Nadal”
John McEnroe di mestiere esprime giudizi. Non si risparmia, in tv o sui giornali. Intervistato da Marca prima degli Us Open dice che il tennis è entrato in una “fase Wta”, in cui non ci sarà un dominio di un paio di campioni, ma saranno in tanti a giocarsi gli Slam. Il suo preferito? Alcaraz:
“È chiaro che nessuno dei giovani di oggi si avvicinerà a quello che abbiamo visto con Nadal, Federer e Djokovic, che sono delle vere leggende. Se devo stare con uno, è Alcaraz. È un atleta straordinario, ma allo stesso tempo non è molto alto se lo confronti a Zverev o Medvedev. Quasi tutti i nuovi giocano allo stesso modo, con uno schema di tennis veloce, ma Carlos ha qualcosa di diverso. Penso che il trend del circuito maschile sarà come quello della WTA, con molti giocatori che vinceranno. Sembrava che Daniil sarebbe stato un giocatore coerente, non so se è per la guerra ma non so che gli sta succedendo esattamente. Tra i favoriti per la vittoria degli US Open metto Borna Coric per come ha giocato ora a Cincinnati. Zverev e Federer non giocano, e nemmeno Djokovic, Rafa sta uscendo da un infortunio addominale e con Kyrgios non lo sa mai. C’è un elenco di un massimo di 15 nomi che possono arrivare alle fasi finali”.
A proposito di Djokovic. Se gli Usa non cambiano le regole di ingresso per i non vaccinati entro il 29 agosto, resterà fuori dagli Us Open.
“Penso che sia stupido che non lo lascino giocare. Uno scherzo. Io mi sarei vaccinato al suo posto, ma bisogna rispettare il suo modo di pensare. Conviviamo con la pandemia da due anni e mezzo e che non gli permettano di partecipare lo considero un’assurdità. Ciò che è evidente è che quando Djokovic non c’è, il grande beneficiario è Nadal. Alla parte tennistica va aggiunto l’aspetto mentale. Non è facile allenarsi senza sapere quando o cosa sarai in grado di giocare. Gli ci sono voluti quattro mesi per riprendersi dopo tutto quello che gli è successo in Australia a gennaio”.
Parla anche di Jannik Sinner, che da Wimbledon lavora con l’australiano Darren Cahill:
“Basta guardare il curriculum di Cahill, che era accanto a Hewitt, Agassi e Halep quando erano i numero uno. Sono sicuro che farà credere a Sinner di più nelle sue possibilità. Lo vedo vincere un paio di Slam”.
A Mac mancano i giocatori con più carattere:
“Mi piacerebbe vedere più tennisti con un fuoco interiore, che non ha nulla a che fare con la vittoria o la sconfitta. Ecco perché le persone sono attratte da uno come Carlos Alcaraz”.