Raspadori è la sintesi del nuovo Napoli prima ancora di arrivare in maglia azzurra, nel senso che incarna alla perfezione il progetto di una squadra giovane, divertente e soprattutto “verticale”
La Gazzetta dello Sport prova a spiegare perché Spalletti preme tanto per avere Raspadori al Napoli
Raspadori per Spalletti è già la sintesi del nuovo Napoli prima ancora di arrivare in maglia azzurra, nel senso che incarna alla perfezione il progetto di una squadra giovane, divertente e soprattutto “verticale”. Una squadra che difende in avanti con una zanzara fastidiosa come Raspadori a pungere il play avversario ma anche una formazione capace di compattarsi dietro per poi esaltare Osimhen nello spazio alle spalle delle difese avversarie.
Questo dunque il Napoli a cui lavora il tecnico e che vorrebbe realizzare a patto che si concretizzino le operazioni di mercato ancora in ballo
Un Napoli di rincorsa, dunque, in grado di fornire accelerazioni improvvise e di andare sulle “seconde palle” con la velocità di Lozano e Kvaratskhelia nell’accorciare su Osihmen e accompagnare Raspadori. Questa l’idea di base che poi però va confrontata con la realtà attuale e con quello che produrrà il mercato