Il tecnico non si dimetterebbe mai prima dell’inizio della stagione, per non perdere l’ingaggio da 2 milioni. E poi non ha la fila di pretendenti
Non ci saranno strappi, nel Torino, nonostante la sintonia tra l’allenatore, Ivan Juric, e il direttore tecnico Vagnati sia ai minimi termini. La Stampa scrive:
“Non paga nessuno, dunque. Niente strappi traumatici (non lo sono anche le continua liti?) con il mercato a metà e il campionato alle porte: Vagnati resta al suo posto, Juric anche. Il primo verrà messo fuori dai giochi appena chiuderanno le trattative per rifare la squadra, il secondo anche prima perché in allerta ci sarebbe già Thiago Motta, ex Spezia: rumors che gonfiano, ma rumors spenti con fermezza dallo stesso presidente Cairo”.
Il Torino prova ad andare oltre quanto accaduto due giorni fa, con la lite nel parcheggio e il filmato che ha registrato tutto. Un segno che l’insofferenza è arrivata al punto di non ritorno.
“Troveranno l’intesa? Forse il dialogo, minimo indispensabile per tenere aperto un canale. A pelle, i due non si prendono, anzi non si sopportano: per questo appare impossibile che Vagnati stringa di più il controllo su Juric per evitarne ragionamenti pungenti o offensivi. Si va avanti così: tutto si dimentica, lo scontro del parcheggio no. E se Juric si dimettesse? Dovrebbe farlo prima dell’inizio ufficiale della stagione per evitare un eventuale anno sabbatico, difficile lo faccia per non perdere un ingaggio da due milioni netti a stagione fino al 2024. Il croato piace, ma non così tanto da avere la fila di pretendenti all’uscio di casa: niente strappi, meglio così, lo stipendio è d’oro”.
