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Il Napoli sta facendo due mercati: uno “europeo”, l’altro si chiama Cristiano Ronaldo

I due canali sono paralleli e non si intralciano. CR7 ha un ottimo ricordo del pubblico. Avrebbe un contratto meno ricco, ma con bonus importanti. Deciderà lui. Prima, però, c’è il Bayern

Il Napoli sta facendo due mercati: uno “europeo”, l’altro si chiama Cristiano Ronaldo
Db Napoli 26/01/2020 - campionato di calcio serie A / Napoli-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Cristiano Ronaldo-Giovanni Di Lorenzo

Ci sono due sessioni parallele di calciomercato che il Napoli sta portando avanti. Una è quella sotto gli occhi di tutti. Con una strategia ben precisa, da squadra europea, con le idee chiare: calciatori giovani, di prospettiva ma forti. Non in linea con quel che sta avvenendo da anni nel campionato di Serie A che è sempre più un torneo per vecchi.

E l’altra è un canale che riguarda solo Cristiano Ronaldo.

Il Napoli, con Cristiano Giuntoli in cabina di regia, sta piazzando colpi importanti e in controtendenza:

Khvicha Kvaratskhelia, anni 21.
Mathias Olivera, anni 24.
Kim Min-jae, anni 25.
Leo Østigård, anni 22.

Cui vanno aggiunti quelli in rampa d’arrivo: Giovanni Simeone, anni 27. Giacomo Raspadori, anni 22, che sarebbe un colpo niente male. E Kepa Arrizabalaga, anni 27, il portiere più caro della storia del calcio. Per il ruolo di portiere sono in ballo anche Navas e Neto.

È un mercato europeo. I grandi club europei, ma anche quelli di seconda fascia, non acquistano mai calciatori over 30. In Italia, invece, se non sei agé, non vai bene. L’Inter ha preso il solo Lukaku (29 anni) peraltro con la formula del prestito (molto) oneroso. La Juventus ha portato a casa Di Maria (34) e Pogba (29): colpi importanti ma rischiosi come si è visto con l’infortunio del centrocampista francese che potrebbe anche tornare in campo nel 2023. La Roma ha preso Matic (33) e Dybala (28), aspetta Wijnaldum (31). Ottimi calciatori, ma tutti con una discreta dose di rischio. I colpi giovani, oltre a quelli del Napoli, sono solo due: Bremer (25 anni) alla Juventus dove però sostituisce De Ligt (22) andato al Bayern; e De Ketelaere pagato a peso d’oro dal Milan.

Il Napoli sta portando avanti con criterio la costruzione della squadra da consegnare a Spalletti. Ha abbassato notevolmente non solo il monte ingaggi, anche l’età della rosa. Si è definitivamente liberato – era ora – del ricordo sarrita e ha definitivamente chiuso una pagina intensa e importante ma che ha avuto il torto di trascinare tre anni di troppo.

Questo processo è però accompagnato da un secondo canale del tutto scollegato dal primo, da quello ufficiale. E riguarda Cristiano Ronaldo. Che è un’ipotesi che è in piedi per il Napoli. Possiamo incastonarla alla voce “ciliegina sulla torta”. È ovvio che il Napoli non possa partecipare ad alcuna asta per il fuoriclasse portoghese. In questi casi, del resto, è il calciatore che decide. E a Ronaldo piacciono sia Napoli sia l’idea di giocare a Napoli. Ha ottimi ricordi dello stadio e del pubblico, è venuto a giocare sia col Real Madrid sia con la Juventus ed è sempre rimasto impressionato dal calore dell’ambiente.

Ronaldo vuole andare a giocare in un club che disputa la Champions. Non vuole stare più allo United, ormai è chiaro a tutti. Il suo primo obiettivo è il Bayern Monaco che peraltro è in cerca di una prima punta anche se ufficialmente il club sostiene che è posto con gli arrivi di Mané e del 17enne Tel.

Se Ronaldo non dovesse chiudere col Bayern, l’opzione Napoli diventerebbe la prima scelta. A meno di clamorosi rilanci da squadre come ad esempio il Chelsea. Ovviamente CR7 non verrebbe per una questione di ingaggio. Il suo stipendio sarebbe nettamente il più ricco della squadra ma abbondantemente al di sotto di quello oggi da lui percepito, però condito da ricchi bonus per la conquista dello scudetto e il raggiungimento di traguardi importanti in Champions (dai quarti di finale in poi). Sarebbe una scelta non di natura economica. Oggi Ronaldo può consentirsi di ragionare anche diversamente. E provare a vincere laddove c’è riuscito soltanto Maradona, farebbe ulteriormente crescere il suo peso nella storia del calcio. Un atleta del suo calibro è molto attento a quel che potrebbe essere il suo ritorno in termine di immagine. Il suo nome sarebbe accostato per sempre a quello di Maradona.

Quello tra il Napoli e Ronaldo è un canale aperto. Che non inficia in alcun modo la campagna acquisti del club, campagna che prosegue spedita seguendo il criterio europeo di cui abbiamo parlato. È una pista che, per accendersi, necessita della realizzazione di alcune condizioni. Nessuno deve avere fretta né illudersi. Ma sarebbe una bugia dire che non è un’opzione aperta.

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