È surreale e masochistica la contestazione dei tifosi del Napoli a De Laurentiis
L’uomo non è simpatico, ma ha creato una squadra di vertice. Ha speso, mai nulla di illegale, eppure è e sarà sempre il pappone
Db Napoli 15/12/2013 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport
nella foto: Aurelio De Laurentiis
Abbiamo dei problemi rispetto alla nostra dimensione, quella storica, eppure basterebbe leggerla sono quasi 100 anni.
C’è in giro la convinzione che il modello di business di Adl sia finito, ma soprattutto che chiunque lo sostituisca sia migliore. Non si sa perché. Forse, se arriva lo sceicco, significa che il territorio gli assicura anche altro, ed è probabile che il Napoli calcio possa migliorare. Sugli altri dubito fortemente.
Trovo assurdo che alla fine il problema che si imputa alla proprietà sia la comunicazione e queste vere o presunte offese ai napoletani! Certo il personaggio non si sforza di piacere ma davvero è questo il problema? Risultati sportivi da vertice. Più di dieci anni a competere. La seconda squadra per punti dopo le medde. Squadre fortissime, grandi calciatori, qualche campione. Ma chi ha costruito tutto questo?
Un Paese in cui l’ultimo scafesso si atteggia a Presidente della Repubblica senza essere nulla e noi qua contestiamo un “VOI” un “non avevate i palloni” che ormai ha 15 anni come dichiarazione? Oppure i vessati che altro non erano nel racconto a braccio coloro che sfogano le jacovelle vissute in settimana sperando che la propria squadra vinca. A me sembra davvero assurdo.
Un uomo, ripeto, che non fa nulla per essere simpatico, ma che tra le altre qualità, ha tagliato subito i ponti con qualsiasi cosa puzzasse di illegale, eppure non ha mai avuto che io ricordi un attestato di ringraziamento. È pappone da sempre e senza merito perché ha sempre speso ed anche tanto, ma soprattutto ci ha tolto i paccheri da faccia tante più volte di quanto sia vecchia e lontana la dichiarazione che a Napoli non funziona nulla! (che per inciso poi è vero). Ha provato a vincere, non si pagano 110 m. di ingaggi se non vuoi vincere. Per stare solo tra le prime 4 bastano pure 60 m per provarci, soprattutto nell’ultimo decennio. Non gli è riuscito, chi ha la ricetta sicura per la vittoria si facesse avanti, chi parla di calcio giocato invece lo sa, a maggior ragione quest’anno che sono i calciatori ad esser venuti meno.
Che senso ha, dopo 8 mesi di silenzio suo, e tifo nostro, subito dopo aver fallito, cercare in lui l’unico colpevole? Una ventina di calciatori su cui poter sfogare e invece ce li stiamo pure piangendo che sono andati via. E adesso il nuovo refrain è che ha smontato la squadra. C’è sempre qualcosa che non va.
Trovo il tutto surreale, ma si sa la Napoli tifosa è surreale, vittima di se stessa fino al masochismo.
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