Camossi: «Jacobs sta bene. Il problema al gluteo è risolto»

Il coach del campione olimpico al CorSera: «Uno scenario in cui Marcell venerdì non corra non esiste. La risonanza dice che è pronto»

Jacobs bolt

Tokyo (Giappone) 06/08/2021 - Atletica Leggera staffetta 4x100 mt / Olimpiadi Tokyo 2020 / foto Imago/Image Sport nella foto: Marcell Jacobs

Il Corriere della Sera intervista Paolo Camossi, coach di Marcell Jacobs. L’atleta sta bene, dice, l’infortunio al gluteo è risolto.

«Sta bene. Non sente più niente, il problema è risolto. Certo poi il corpo ha i suoi tempi per riabituarsi all’alta intensità».

Esiste uno scenario in cui Jacobs venerdì, al Mondiale di Eugene, Jacobs non sia sui blocchi dei 100?

«No. Uno scenario in cui Marcell non corre non esiste. E mi dispiace che qualcuno abbia messo in dubbio la sua presenza a Eugene».

Racconta il recupero dall’infortunio svolto in Oregon:

«Abbiamo usato la pista nel bosco che tutti sognano di calcare: con il fisio Alberto Marcellini e il chiropratico Renaud Dejean, abbiamo smaltito il protocollo di lavoro post Stoccolma, dove Marcell mi aveva detto: Paolo, non andiamo nemmeno alla pista di riscaldamento sennò dovrai strapparmi le scarpe per non farmi correre. L’intensità è stata gradualmente alzata: ieri abbiamo fatto buone partenze dai blocchi».

L’ultima risonanza?

«Vista sia dai medici della Fidal che dallo staff medico americano di Beaverton. La visione è comune: Marcell è pronto».

Ha rimpianti o rifarebbe tutto, dal Kenya in poi?

«Ci ho ragionato tanto, la responsabilità è mia. Marcell si è portato il virus a Nairobi dall’Italia: sfortuna, in allenamento stava benissimo. Poi, a Savona, sul primo appoggio in uscita dal blocco un contro movimento ha scatenato l’elongazione e i problemi a cascata. Rifarei tutto, sì. E molto ancora c’è da fare».

Correlate