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Mama mama mama sai perché mi batte la cistifelia, ho visto Kvaratshelia, ho visto Kvaratshelia

Un gol e un assist contro Gibilterra. Lo chiameremo Chiarastella, Ciccio Chiarastella. Sarà il nostro orgoglio impronunciabile

Mama mama mama sai perché mi batte la cistifelia, ho visto Kvaratshelia, ho visto Kvaratshelia

L’ho visto, televisivamente s’intende, ma l’ho visto sulla fascia sinistra della Georgia nello stadio di Tbilisi contro Gibilterra, un gol e l’assist del 2-0, l’ho visto Ciccio Chiarastella, in realtà Khvicha Kvaratskhelia, il georgiano che ci piace tanto, il ragazzotto che, grazie al Toronto, sostituirà Insigne e sarà il nostro esterno sinistro dell’anno prossimo, venti centimetri più alto di Lorenzo, dieci centimetri di fronte e dieci di capello alto, e mama mama mama sai perché mi batte la cistifelia, ho visto Kvaratshelia, ho visto Kvaratshelia.

Tifoso all’istante della Georgia on my mind, seguo il prodigio che ci farà sognare, immune dal tiroaggiro, gamba lesta e niente ghirigori, piede sinistro di lussureggiante accompagnamento e piede destro infallibile. Chiarastella è valso la metà della vittoria totale della Georgia (4-0).

Bisognerà solo semplificarne il cognome a intreccio di consonanti in una nazionale, poi, dove giocano Khocholova, diciamo cioccolata, e Kakabadze che nel baseball avrebbe problemi intestinali.

Lo chiamerò Chiarastella. Viene da Tbilisi dove, tanto tempo fa, andammo con Giannino Di Marzio e il Napoli di Savoldi per perdere 0-2 dalla Dinamo. Era il 1978 e neanche erano nate le cicogne che più di vent’anni dopo avrebbero depositato Chiarastella nella sua culla georgiana.

Chissà se imparerà il napoletano, ma non sarà uno scandalo, anche Vinicio dopo sessant’anni a Napoli non spiccica una mezza parola partenopea.

Chiarastella sarà il nostro orgoglio impronunciabile, la freccia del Caucaso sulla striscia mancina, il ragazzo che da Tbilisi a Napoli sarà un piccolo passo per la nostra umanità, ma un grande passo per De Laurentiis.

Tbilisi è una città che sembra Disneyland, casette colorate, castelli, chiese ortodosse monumentali e il fiume Kura. Chiarastella viene da una città fiabesca. Come gli sembrerà Napoli, ma soprattutto come gli sembrerà Castelvolturno? E quanto tempo impiegherà a comprendere le omelie toscane di Spalletti? E sarà favorevole al 4-2-3-1?

Non ha importanza. Chiarastella sarà il nostro asso per il Napoli da scudetto che Aurelio costruisce asso dopo asso. Chiarastella ci farà sognare.

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