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Il nuovo direttore sportivo dell’Atalanta: «40 punti l’obiettivo minimo. La linea resta la stessa»

Tony D’Amico presentato alla stampa. «Sono sempre stato un estimatore del modello Atalanta, vogliamo svilupparlo e ampliarlo»

Il nuovo direttore sportivo dell’Atalanta: «40 punti l’obiettivo minimo. La linea resta la stessa»

All’Atalanta è stato presentato ufficialmente alla stampa Tony D’Amico, il nuovo direttore sportivo. Viene dall’Hellas Verona e sostituisce Sartori. Insieme a lui parla anche Lee Congerton, responsabile per lo sviluppo internazionale dell’area sport dell’Atalanta. Di seguito le dichiarazioni di D’Amico, così come riportate da Tuttomercatoweb.

«Il percorso che ho fatto a Verona mi resterà sempre dentro, ringrazio il presidente Setti che mi ha dato una grande opportunità, ora si aprirà un’altra avventura»

«Sono sempre stato un estimatore del modello Atalanta, vogliamo svilupparlo e ampliarlo. La squadra è competitiva e forte, poi i risultati possono essere visti in modi differenti. Per me quello che ha fatto l’Atalanta è un grande risultato. Abbiamo un grande allenatore e una società che vuole investire e crescere, abbiamo una grandissima responsabilità. Ci saranno mesi di mercato, finiremo il 31 agosto. Ci sarà un’evoluzione molto complicata, ci sono delle dinamiche che cambiano dall’oggi al domani, vogliamo rinforzare la squadra. Cercheremo di lavorare ogni giorno. L’obiettivo è avere una squadra ambiziosa e coraggiosa. Dobbiamo dimostrare che possiamo giocarcela con tutti e di poter competere, è questo il nostro obiettivo. I 40 punti restano l’obiettivo minimo, poi è normale che ci vuole coraggio e determinazione»

Gasperini.

«Col mister ci confrontiamo quasi quotidianamente, ci sono stati degli incontri. Gasperini è una grande persona, ci dà tanti spunti. La linea resta sempre la stessa, cercheremo di arrivare preparati al ritiro, cercheremo soprattutto di seguire quella che è la linea societaria e quella dell’allenatore»

Demiral alla fine resterà. Per D’Amico si tratta di «un investimento importante per il futuro dell’Atalanta, un giocatore in cui crediamo». Altri nomi, per il mercato, non ce ne sono ancora. O almeno il dirigente dei bergamaschi decide di non farli.

«I giocatori del gruppo attuale meritano rispetto. Non credo sia giusto immaginare delle valutazioni di mercato, è fatto da tante piccole situazioni che dipendono da tante cose. Valuteremo tutto, ma questo gruppo ha dato moltissimo per questa maglia. Non è giusto, per rispetto, immaginare fine ciclo o uscite, sono situazioni che analizzeremo. Nomi nuovi? Vogliamo rinforzarci, una settimana fa nessuno si aspettava il riscatto di Demiral e poi è arrivato»

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