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“Dove sono lealtà e rispetto?” Lewandowski si sente perseguitato dal Bayern, in realtà ha solo un contratto

Vuole andare al Barcellona. “Quale giocatore vorrà venire al Bayern sapendo che potrebbe succedergli una cosa del genere?”. Perché Amnesty International non fa niente?

“Dove sono lealtà e rispetto?” Lewandowski si sente perseguitato dal Bayern, in realtà ha solo un contratto
Monaco di Baviera 08/03/2022 - Champions League / Bayern Monaco-Salisburgo / foto Imago/Image Sport nella foto: Robert Lewandowski

“Quale giocatore vorrà venire al Bayern sapendo che potrebbe succedergli una cosa del genere?”. Uno legge questa dichiarazione di Robert Lewandowski e si chiede: che diamine gli stanno facendo a Monaco? Gli hanno rapito la moglie? Lo tengono segregato in una palestra a würstel e crauti? Avrà almeno diritto a fare una telefonata ai suoi cari?

La “cosa del genere” che è accaduta a Lewandowski è che il Bayern non lo ha ancora venduto al Barcellona, forte di un contratto valido fino al 2023. Insomma: a questo povero cristo d’un attaccante polacco gli hanno “inferto” il rispetto di un contratto milionario. Roba che nemmeno a Guantanamo.

Una volta si chiamavano “mal di pancia”: il giocatore vuole cambiare aria, e comincia spargere sulla stampa il seme della discordia. Mette alle corde il club, che per vecchio adagio del pallone “non può mica tenersi un squadra un calciatore scontento”. E non sia mai. Ma l’intervista che Lewandowski rilascia Sport Onet non è un mal di pancia, è una peritonite gastrica.

“Dove sono allora la lealtà e il rispetto? – si chiede – Sono sempre stato disponibile, ho trascorso otto anni qui, ho incontrato persone meravigliose e mi piacerebbe che rimanesse così nel mio ricordo”. Otto anni in cui ha segnato 344 gol in 375 partite. Solo in questa stagione ha segnato 50 gol in 46 partite. In Baviera ha vinto tutto. Mo s’è scocciato:

“Voglio solo lasciare il Bayern. Lealtà e rispetto sono più importanti del lavoro. La cosa migliore da fare è trovare insieme una soluzione. Ma non vogliono ascoltarmi. Qualcosa è morto dentro di me ed è impossibile superarlo. Anche se vuoi essere professionale, non puoi rimediare. Nessun’altra offerta è stata nemmeno presa in considerazione da me oltre a quella del Barcellona. Voglio solo lasciare il Bayern”.

Lewandowski racconta il suo calvario, il sacrificio: “In tanti anni al club sono stato sempre pronto, disponibile, nonostante gli infortuni e il dolore ho dato il massimo”. Perché non interviene Amnesty International? Dov’è l’indignazione del web quando serve? Gli hashtag tipo #unPontePerRobert o #freeLewa? In Germania non c’è un Vespa che fa il plastico dell’Allianz Arena?

“Non sto cercando una soluzione unilaterale, che non avrebbe senso, non dopo tanto tempo, dopo un’era così ricca di successi e con la mia volontà e il mio sostegno”.

Si dice in giro che al suo posto arriverebbe Sadio Mane. Non sa in cosa va a cacciarsi. Potrebbero persino indurlo a “firmare” un contratto.

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