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Processo ad Aurelio Dei Laurenti, voleva introdurre la signorina Partenope nella testa di Spalletti

Voleva detoscanizzare l’uomo di Certaldo. È stato condannato a dieci anni di visione delle partite Napoli-Verona ed Empoli-Napoli. Spalletti parte lesa e parte nopea

Processo ad Aurelio Dei Laurenti, voleva introdurre la signorina Partenope nella testa di Spalletti
Napoli 30/09/2021 - Europa League / Napoli-Spartak Mosca / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

E al vaglio del Tribunale dell’Aia como Va la denuncia per stupro intellettuale presentata dalla signorina Isabella Partenope, titolare della Pensione Megaride in Napoli, nei confronti dell’Esimio Aurelio dei Laurenti, produttore panettografico.

Secondo la suddetta denuncia, l’Esimio Aurelio avrebbe tentato con suadenti argomentazioni attinte dall’alchimista Philippus Paracelso elvetico del Canton Svitto (non si svitta a meridionali) di introdurre la signorina Isabella Partenope nella testa dell’uomo di albergo e di riviera identificato nel signor Luciano Spalletti allo scopo di partenopizzare il medesimo Luciano Spalletti di nazionalità toscana.

La deposizione della signorina Isabella Partenope, accompagnata in tribunale dalle sorelle Maddalena Ligea e Beatrice Leucosia, imputate in altra causa per tentata seduzione marina intentata nei loro confronti dal marinaio Ulisse di Itaca, ha impressionato notevolmente i giudici dell’Aia como Va che hanno voluto ascoltare attentamente la versione dello Spalletti Luciano, parte lesa e parte nopea.

L’uomo, in evidente stato di agitazione che ne infiammava il corpo e gli incendiava la testa abbrunata da un tosco sdegno, dichiarava che da molti giorni accusava fortissimi mal di testa, ma non ne ha saputo spiegare i motivi e la ragione.

A questo punto, accompagnato dal dottor Victor Frankenstein di Ginevra, noto manipolatore di materiale umano, è apparso in aula l’imputato Aurelio dei Laurenti, il quale con la sincerità di celluloide che lo distingue ha confessato il tentato reato di stupro intellettuale a fin di bene.

L’imputato ha ammesso che, di fronte alla forte personalità fiorentina dello Spalletti Luciano, noto divulgatore di teorie calcistiche nella lingua di Dante e di Certaldo, avendolo assunto in terra napoletana, gli è sembrato urgente e inevitabile detoscanizzarlo per piegarlo anema e core alle superiori delizie del Golfo Azzurro perché da dipendente ossequioso diventasse un perfetto dipendente partenopeo.

L’Esimio Aurelio dei Laurenti ha ammesso di avere assunto la signorina Isabella Partenope, con regolare contratto di prestito con riscatto e diritti di immagine, impegnandola ad entrare nella testa dello Spalletti Luciano e anche nella sua anima.

La signorina Isabella Partenope ha confutato la regolarità del contratto e, con il fascino che la distingue, ha confessato che, al massimo, avrebbe acconsentito ad entrare nel letto dello Spalletti Luciano di cui ha magnificato le sembianze solari.

La parte lesa e parte nopea Spalletti Luciano si è dichiarato contrario a ricevere la signorina Isabella Partenope nella testa, nell’anima e, soprattutto, nel letto d’albergo dove risiede, opponendo il suo stato di marito coniugato e fedele.

L’Esimio Aurelio dei Laurenti, inchiodato alle sue responsabilità, è stato condannato a dieci anni di visione delle partite Napoli-Verona ed Empoli-Napoli. Lo Spalletti Luciano, a sorpresa, ha avvicinato la signorina Isabella Partenope per un chiarimento in albergo, ma è apparso il centauro Vesuvio, dal quale la signorina Isabella Partenope ha avuto dodici figli, come si usava una volta, undici più un figlio di riserva, e lo Spalletti Luciano si è allontanato, confortato nella misura in cui dal signor Zielinski, noto allegrone delle terre polacche, e da Kalidou Koulibaly, imprescindibile guardia del corpo abbronzato dello Spalletti Luciano.

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