ilNapolista

Pecchia: «Gaetano deve completarsi. Ha grandi margini di miglioramento, ma è un centrocampista»

A Kiss Kiss Napoli. «È cresciuto in maturità e consapevolezza. Quando si vince coi giovani si dice che è coraggio, quando si perde che è presunzione»

Pecchia: «Gaetano deve completarsi. Ha grandi margini di miglioramento, ma è un centrocampista»
Frosinone 09/04/2022 - campionato di calcio serie B / Frosinone-Cremonese / foto Image Sport nella foto: Fabio Pecchia

Fabio Pecchia ex calciatore del Napoli ed ex collaboratore di Benitez agli azzurri, attuale allenatore della Cremonese che torna in Serie A dopo ventisei anni è stato intervistato da Radio Kiss Kiss Napoli.

«La promozione una bella storia, si lega a quella di Gigi Simoni a cui sono molto affezionato. Dopo ventisei anni si chiude un cerchio, sono veramente felice anche per questo. Sono arrivato l’anno scorso a gennaio e la squadra era terzultima, l’obiettivo quest’anno era mantenere la categoria. Soprattutto con l’arrivo del Cavaliere Arvedi il popolo grigiorosso era stato un po’ illuso che potesse provare a giocare per qualcosa, poi si trovava a sperare nella salvezza. L’obiettivo non era la promozione, c’erano squadre più pronte ed attrezzate. Siamo stati tra i giganti con un gruppo di calciatori di esperienza e ragazzi molto molto giovani. Alla fine l’abbiamo spuntata»

Sui giovani: Gaetano, Fagioli, Okoli, Carnesecchi…

«L’ambiente e lo spogliatoio hanno permesso a questi giovani di migliorare. Il merito va condiviso. Quando si vince coi giovani si dice che è coraggio, quando si perde si dice che è presunzione. Io credo che sia un metodo di lavoro nel complesso che ha pagato, e deve esserne orgoglioso tutto il club»

Tanti napoletani alla Cremonese.

«C’è anche Antonio Porta che ha fatto la storia nel settore giovanile del Napoli, negli anni belli. In alcuni momenti parlare lo stesso linguaggio aiuta. Anche la capacità di sdrammatizzare, di non creare troppa pressione in una squadra non abituata a giocare per certi obiettivi. Questo filo conduttore ha aiutato, certo»

Gaetano si è consacrato.

«Il miglioramento di Gianluca è sotto gli occhi di tutti. Quando sono arrivato l’anno scorso era in un momento particolare ma diede un gran contributo al raggiungimento dell’obiettivo. Quest’anno è arrivato dopo, aveva iniziato col Napoli. È stato un crescendo di consapevolezza e maturità arricchito da giocate di altissimo livello. Il gol che ha fatto con l’Alessandria, quello che ha fatto col Monza, sono gol di valore. Questi diciotto mesi gli hanno dato la possibilità di affrontare il suo futuro con la consapevolezza giusta per fare il grande salto. Tenerlo? Parlavo con Spalletti, per il quale faccio un grande tifo, già l’anno scorso. Quando hai giocatori non di proprietà devi tener conto di tante cose. Vale per Gaetano ma anche per Fagioli e Carnesecchi. Un po’ spero che rimanga qui, ma non dipende né dal sottoscritto né dal ragazzo, dipende da tante altre cose. Gli auguro il meglio. Dal punto di vista egoistico spero di poterlo ancora utilizzare»

Il ruolo di Gaetano.

«È un centrocampista, con qualità e con senso del gol. Definirlo in maniera dettagliata è complesso perché deve ancora completarsi. Ha grandi margini di miglioramento e la maturità per rendersi conto di ciò che ha bisogno, però è un centrocampista. Con qualità sotto porta, e non è cosa da poco»

La lettera di Benitez.

«Lo ringrazio. Con Rafa c’è un rapporto straordinario, di continuo confronto. Al di là del rapporto professionale c’è amicizia. È un allenatore di altissimo livello, continuo a vederlo come un riferimento straordinario. Lo sottolineo: fare quello che ha fatto Benitez in tre Paesi distinti non è semplice. È una cosa che viene sottovalutata. Noi allenatori facciamo fatica ad affermarci nel nostro Paese, Rafa l’ha fatto in Spagna, Inghilterra, Italia. È un top»

Spalletti.

«Tifo per il Napoli e tifo per Spalletti. Ha fatto una stagione straordinaria. Giocare per lo scudetto è stato importante, stare lì per dieci mesi non è stato casuale. Al di là di qualche scivolone che può capitare è stato un bel Napoli, una stagione di altissimo livello»

L’anno prossimo Napoli-Cremonese allo Stadio Maradona.

«C’è emozione. Ci sarà tempo per pensarci, però. Ora mi godo questo momento»

 

ilnapolista © riproduzione riservata