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L’ultima impresa di Mourinho il fuoriclasse scambiato per bollito

La Roma ha vinto la Conference League. Quanta invidia per il loro entusiasmo, la piazza lo ha seguito come se fosse il pifferaio magico

L’ultima impresa di Mourinho il fuoriclasse scambiato per bollito
Tirana (Albania) 25/05/2022 - finale Conference League / Roma-Feyenoord / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Nicolo’ Zaniolo

Ha vinto la Roma. Ma, soprattutto, ha vinto José Mourinho. Il bollito, per quell’oceano di incompetenti che ormai sono una piaga del nostro Paese, a ogni latitudine. Il fuoriclasse, per chi di calcio e di chi vita comprende qualcosina. L’uomo che, quasi da solo, ha riportato vita ed entusiasmo nell’ambiente romanista. È riuscito a spostare la Conference League al centro del villaggio mediatico. E l’ha portata fisicamente a casa. Proprio lui era stato l’ultimo a vincere una Coppa europea con una squadra italiana (nel 2010 la Champions con l’Inter).

Sì la Conference è la più modesta delle competizioni europee. Ai quarti la Roma avrà anche eliminato una squadra di salmonari come il rosicante Di Canio ha definito il Bodoe Glimt, poi però ha superato il Leicester in semifinale e il Feyenoord in finale. Mourinho ha giocato la stagione con una rosa che nella migliore delle ipotesi vale il sesto posto in Serie A. Ha ereditato una squadra reduce da una stagione fallimentare. Una rosa senza fuoriclasse, con qualche buon giocatore. Ha puntato su Abraham dai soliti noti considerato un brocco. Ha dovuto fare a meno di Spinazzola. Ha dovuto faticare per avere qualche lampo da Zaniolo. Di ammirevole ci sono stati la sua costante tensione agonistica e la cieca fiducia con cui il popolo romanista lo ha seguito. Invidia pura. A Napoli lo avrebbero massacrato. Invidia pura anche per come hanno vissuto la Conference League. Qui è definita coppetta l’Europa League, si contesta un terzo posto dopo un’annata a lottare per lo scudetto, non osiamo immaginare come sarebbe stata apostrofata la Conference.

Ha vinto la Roma: 1-0, gol di Zaniolo. Gioco all’italiana. Gli olandesi hanno colpito due pali. La Roma ha saputo soffrire. Ora sta ai Friedkin stabilire che cosa fare. Da solo Mourinho più di questo non potrà fare. Rivederlo in Italia è stato ossigeno, sia pure in un torneo decadente come la nostra Serie A. I fuoriclasse brillano di luce propria. A meno di non essere rosi dall’invidia, in quel caso vengono scambiati per bolliti. Complimenti José, sei un grande.

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