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Klopp: «Mi chiesero che scritta volevo sulla tomba, risposi “era una brava persona”»

Al sito della Uefa: «è questa la mia unica preoccupazione: non buttare giù altre persone per avere successo. Non è mai accaduto e non inizierò ora»

Klopp: «Mi chiesero che scritta volevo sulla tomba, risposi “era una brava persona”»
Bergamo 03/11/2020 - Champions League / Atalanta-Liverpool / foto Image Sport nella foto: Jurgen Klopp

Intervista di Klopp al sito della Uefa a tre giorni dalla finale di Champions tra Liverpool e Real Madrid.

«Abbiamo giocato contro di loro e abbiamo perso. Che tipo di reazione vorreste? Il bello è che abbiamo giocato contro il Real Madrid a Kiev nel 2018, abbiamo vinto a Madrid nel 2019 ma in uno stadio diverso l’Estadio Metropolitano dell’Atlético e ora giochiamo di nuovo contro il Madrid. Quindi, in finale di Champions League, Madrid c’entra sempre. Vogliamo mettere le cose a posto, certo, ma non può essere il nostro pensiero principale. Se andiamo lì e pensiamo a cose come “Rivincita! Vendetta!”, non va bene. Non funziona così. Non siamo così, siamo arrivati in finale in un modo diverso. Dobbiamo giocare come sappiamo ed è quello che proveremo a fare”.

“Sicuramente è un bene aver già giocato qualche finale. L’ho detto dopo aver vinto contro il Tottenham: in tutte le finali precedenti, avevamo giocato meglio ma abbiamo perso. Dobbiamo imparare a vincere le finali a volte ci siamo riusciti, magari non in Champions, ma altre volte. Siamo più esperti e direi che va bene così”.

Di Ancelotti dice

“Recentemente ho visto le foto degli attaccanti che ha allenato e ho pensato: c’è qualche campione che non ha allenato? È pazzesco. Poi è una persona simpaticissima. Ha un grande successo e ispira le squadre fare a cose incredibili”.

“Non so cosa voglio che la gente pensi di me. Quello che voglio fare per ora è dare una struttura e una certa cultura al club; quando me ne andrò, la giusta struttura e la giusta cultura non dovranno dipendere dalle persone, ma dal club. Se le cose vanno bene, allora potrà continuare così. È questo è il mio obiettivo, ma il mio ragionamento tiene solo se vinciamo qualcosa. La gente non mi chiede mai quale eredità voglio lasciare alla squadra, ma una volta mi è stato chiesto cosa vorrei vedere scritto sulla mia lapide. Sinceramente, qualcosa come “Era una brava persona”. Basterebbe questo, perché tutto il resto è… In effetti è questa la mia unica preoccupazione: non buttare giù altre persone per avere successo. Non è mai successo finora e non inizierò adesso”.

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