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Il Milan insegna che si vince con i giovani. Convince molto poco la favola che il Napoli sia più forte

Gol di gioventù sfrenata di Leao e Theo Hernandez. E poi Tonali, Kalulu, Maignan, cresciuti all’ombra di Ibra e Giroud due anziani che sanno come si vince

Il Milan insegna che si vince con i giovani. Convince molto poco la favola che il Napoli sia più forte
Milano 15/05/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Atalanta / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Rafael Leao

Il Milan mette le mani sullo scudetto: 2-0 all’Atalanta ormai alla deriva. E se questa sera l’Inter non dovesse vincere a Cagliari, i rossoneri festeggerebbero la conquista dello scudetto. Due a zero con i gol di Leao e Theo Hernandez. E che gol, i gol della gioventù sfrenata. Il portoghese segna in ripartenza, è un’iradiddio, si porta l’Atalanta appresso e fa 1-0. Poi, Theo Hernandez segna un gol alla Weah, un coast to coast per cui ci vuole salute al solo guardarlo. Nella formazione del Milan che guarda da vicino lo scudetto ci sono poi Maignan (26 anni, preso al posto di Donnarumma), Kalulu (21 anni), Tomori (24), Theo Hernandez appunto (25), Tonali (22), Saelemaekers (22), Leao (22).

Il Milan insegna che si vince così, soprattutto se i tuoi anziani non si chiamano Modric e Benzema. Giovanni, quelli del Milan, cresciuti all’ombra di Ibrahimovic e Giroud due che sanno benissimo come si vince. Così si costruiscono le squadre (e ovviamente dicendo no a Rangnick, vero colpo vincente).

La favola che il Napoli sia più forte del Milan a noi sembra un racconto di Asimov, pura fantascienza. Quando il Napoli avrà il coraggio di sfidare il conservatorismo innanzitutto proprio e poi anche della piazza, ne riparleremo. Oggi abbiamo piazzato un tassello importante con l’addio di Insigne. Ma, ricordiamolo, lo ha avuto lui, altrimenti sarebbe rimasto nel Napoli altri cinque anni. Se non si avrà il coraggio di guardare al futuro, non si vincerà mai.

 

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