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“Bronx (Rogue City)”, c’è una gola profonda nella polizia anti-gang di Marsiglia

Su Netflix il film del francese Olivier Marchal. Mai vista una pellicola così perfetta nella sua sciarada economico-criminale

“Bronx (Rogue City)”, c’è una gola profonda nella polizia anti-gang di Marsiglia

Si sarebbe potuto chiamare “Una storia semplice” in omaggio a Leonardo Sciascia questo “Bronx (Rogue city)” il film del maestro francese Olivier Marchal che è visibile da molto su Netflix, ma che ci eravamo persi.

Marsiglia, giorni nostri: Richard Vronski (Lannick Gautry) comanda la squadra anti-gang della capitale della Provenza e viene coinvolto nelle indagini della strage ad un bar sulla spiaggia operato dai Bastiani, i criminali Corsi che rivaleggiano nel traffico di droga proprio con Franck Nadal (Francis Renaud), boss della Città settentrionale. C’è una gola profonda nella polizia di Marsiglia che racconta a quest’ultimo i movimenti dei quattro dell’anti-gang che hanno come contraltare interno una cellula gemella capitanata dal maggiore Mario Costa (Moussa Maaskri): ed è per questa ragione che arriva in città un nuovo comandante della Polizia Ange Leonetti (Jean Reno) che piazza sua figlia Manon (Barbara Opsomer) nella squadra di Vronski. L’uccisione di un testimone della strage scatena tutti i soggetti in campo che arrischiano azioni ai limiti della loro legalità.

Non ricordo di avere visto un film – thriller, noir, giallo, action – così perfetto nella sua sciarada economico-criminale. Tanto perfetto che essendo le azioni in atto quasi oggettive nella loro dinamica individuale o di gruppo si fa anche fatica a razionalizzarle mentre istantaneamente avvengono. La fotografia – con una Marsiglia buia nel suo essere accecata da una luce totale – di Denis Rouden – ben si sposa con i ritmi della narrazione. E le musiche scelte e scritte da Erwann Kermorvant ne corroborano il disegno. Pietra tombale del film la frase dell’anziana boss Catarina Bastiani (Claudia Cardinale) a colloquio con Vronski per l’accordo finale, “la differenza tra di noi è solo il fatto che voi portate un distintivo”. Ed il redde rationem finale è la conseguenza di quest’assunto.

 

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