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Plusvalenze: per la Procura Figc, Pjanic valeva davvero 60 milioni e Arthur 72

Calcio e Finanza e le “carte processuali”. Nell’universo calcio solo la Procura Figc considera quella un’operazione non gonfiata

Plusvalenze: per la Procura Figc, Pjanic valeva davvero 60 milioni e Arthur 72
Mg Torino 26/07/2020 - campionato di calcio serie A / Juventus-Sampdoria / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Miralem Pjanic

Calcio e Finanza ha visionato le carte della Procura della Figc, che oggi finiranno in udienza per il processo plusvalenze. Dal fascicolo riguardante il Napoli si evince la “cessione” di 5 giocatori del valore reale di 470.000 euro per più di 20 milioni, più una maggiorazione del valore di Osimhen nell’ambito dello stesso affare. Accuse di eventuale dolo amministrativo che potrebbero portare a sanzioni economiche, non di gran conto.

Ma Calcio e Finanza ha letto anche quelle che riguardano la parte Juventus. Sono ben 19 le operazioni segnalate dalla Covisoc alla Procura. Complessivamente “le cessioni sono valse 216,3 milioni per 152,2 milioni di plusvalenze, mentre gli acquisti hanno portato un esborso pari a 207,2 milioni. Tuttavia, alcune operazioni (come ad esempio lo scambio Cancelo-Danilo o quello Pjanic-Arthur) sono state ritenuti effettuate ai giusti valori. Per la Procura effettivamente Pjanic valeva 60 milioni e Arthur 72. Un’operazione che tutto il mondo del calcio considera stra-gonfiata, solo per la Figc no.

Secondo la Procura, quindi, le operazioni sotto indagine hanno riguardato 90,5 milioni di cessioni per 80,8 milioni di plusvalenze registrate a bilancio. L’accusa, però, parla di “reali” plusvalenze pari a 28,2 milioni, con plusvalenze quindi ritenute fittizie per 60,3 milioni”.

Queste operazioni hanno impattato sui bilanci della Juventus, scrive Calcio e Finanza:

  • bilancio trimestrale al 31 marzo 2019: patrimonio netto rettificato da 64,0 a 54,4 milioni;
  • bilancio annuale al 30 giugno 2019: patrimonio netto rettificato da 31,2 a 18,2 milioni;
  • bilancio semestrale al 31 dicembre 2019: patrimonio netto rettificato da 275,5 a 260,3 milioni;
  • bilancio trimestrale al 31 marzo 2020: patrimonio netto rettificato da 244,7 a 203,9 milioni;
  • bilancio annuale al 30 giugno 2020: patrimonio netto rettificato da 239,2 a 169,6 milioni;
  • bilancio semestrale al 31 dicembre 2020: patrimonio netto rettificato da 125,4 a 59,6 milioni;
  • bilancio trimestrale al 31 marzo 2021: patrimonio netto rettificato da 100,4 a -12,0 milioni.

“Complessivamente, l’impatto sul patrimonio netto secondo la Procura FIGC è di 111,6 milioni di euro. Anche in questo caso, però, come per il Napoli è una cifra che non ha modificato la possibilità del club di iscriversi o meno al campionato o di rispettare gli altri paletti: motivo per cui il deferimento nei confronti della Juventus riguarda solo l’illecito amministrativo che può portare al massimo a una sanzione.

I dirigenti bianconeri indagati sono 13, tra cui anche il Presidente Andrea Agnelli e il vice Pavel Nedved.

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