Gaetano: «Voglio giocare allo Stadio Maradona da quando facevo il raccattapalle in Champions»
A Helbiz Live. «Ancelotti per me è come un padre. Avrei voluto giocare con Benzema e Kroos. Il mio punto forte è il dribbling. Gioco a centrocampo, sia a tre sia a due»

Mg Cremona 05/03/2022 - campionato di calcio serie B / Cremonese-Brescia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gianluca Gaetano
Era partito in sordina, poi via via è diventato uno dei protagonisti della cavalcata della Cremonese che inaspettatamente si sta giocando la partecipazione alla prossima Serie A. Parliamo di Gianluca Gaetano, 21 anni, di proprietà del Napoli. Con tutta probabilità l’anno prossimo tornerà alla scuderia madre, agli ordini di Spalletti. Recentemente ha fatto due gol contro il Cosenza, bellissimo soprattutto il secondo dopo un doppio passo straordinario in area di rigore. Gaetano si è aperto ai microfoni di Helbiz Live. Ha parlato innanzitutto del suo exploit e della posizione in cui si trova meglio.
«Il segreto della Cremonese è il gruppo. L’ambiente che ho trovato in questa squadra è fantastico. Il mister (Pecchia, viceallenatore del Napoli ai tempi di Benitez, ndr) ci chiede coraggio, ci chiede di osare le giocate. C’è un bel gruppo di giovani e poi ci sono i ragazzi più esperti a rendere più facile. Che giocatore è Gaetano? Il mio punto forte è il dribbling, mi piace guardare la porta, partire in progressione. Mi esprimo al meglio da mezzala in un centrocampo a tre. Quando giochiamo col 4-2-3-1 mi piace giocare un pò più dietro»
L’anno prossimo può tornare al Napoli.
«Per un napoletano giocare nel Napoli è sempre un sogno. Se mi chiedi lo stadio in cui voglio giocare ti dico lo Stadio Maradona. Quando il Napoli giocava in Champions contro il Manchester City o contro il Chelsea facevo il raccattapalle e c’era un’atmosfera incredibile. Diego ovviamente non lo ricordo, sono troppo piccolo, ma ho visto i video. Credo che il gol più bello che abbia fatto sia quello su punizione, da dentro l’area di rigore, contro la Juventus. Qualcosa di indescrivibile. La gioia della mia famiglia quando ho firmato il mio primo contratto da professionista è qualcosa che mi ha reso veramente felice»
Col Napoli ha già esordito, proprio in Champions.
«Sì, con Ancelotti. È stato lui che mi ha fatto esordire in maglia azzurra, prima ancora di Spalletti. Ancelotti era come un padre per me. Mi dava tantissimi consigli, mi stava vicino su tutto»
Ora è al Real Madrid…
«Il Real Madrid è il club europeo che più mi ispira, sia per i trofei che ha vinto che per l’atmosfera che si respira al Bernabeu. Mi sarebbe piaciuto condividere lo spogliatoio con calciatori del calibro di Benzema e di Toni Kroos, non posso farcela (per questioni anagrafiche). Per citare alcuni miei coetanei, oggi sarebbe bello giocare con Gavi e Pedri del Barcellona. Sono incredibili»
Dall’azzurro Napoli all’azzurro Nazionale.
«Penso molto alla maglia dell’Under 21. Ho lavorato sodo per arrivarci in tutta la prima parte della stagione. Nella seconda ce l’ho fatta, spero di continuare a far parte di questo gruppo. Chi è il più forte nel campionato di B? Marco Carnesecchi, il nostro portiere. Sta dimostrando di essere fortissimo, merita la Nazionale. Poi c’è anche Fagioli che gioca con me. Anche Lucca, Colombo. Però se devo indicare un solo calciatore dico Carnesecchi»