Voeller: «I tifosi di Roma e Lazio mi fanno quasi pena, gli serve il cannocchiale per riconoscere i giocatori»

Alla Gazzetta: «Prendere un allenatore del livello di Mou è stata una mossa eccezionale, ma la vera svolta, per il club, può arrivare solo dallo stadio di proprietà».

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Roma 22/12/2021 - campionato di calcio serie A / Roma-Sampdoria / foto Image Sport nella foto: tifosi Roma

La Gazzetta dello Sport intervista Rudi Voeller, direttore generale del Leverkusen, prossimo avversario dell’Atalanta in Europa League. Ha giocato nella Roma dal 1987 al 1992 ed ha allenato i giallorossi nel 2004. Parla di Mourinho.

«Conosco il tifo romano nel bene e nel male, ma soprattutto nel bene. Mi amano anche oggi come quando giocavo. Prendere un allenatore di questo livello a Roma è stata una mossa eccezionale. E adesso ci sono anche i risultati, sta lottando nelle prime cinque-sei posizioni. La Roma ha una buona squadra per i suoi obiettivi. E da voi non c’è una superiorità netta come da noi con il Bayern. Tutto è aperto, più spettacolare».

La vera svolta, per la Roma, sarebbe lo stadio.

«Lo stadio di proprietà. Quando vedo le partite di Roma e Lazio quasi gli spettatori mi fanno pena, nel senso che hanno bisogno del cannocchiale per riconoscere i giocatori. A Bergamo, da noi a Leverkusen, c’è tutta un’altra atmosfera. Per la Roma costruire un nuovo stadio deve essere un passo fondamentale».

 

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