Sono stati i patron di Lazio e Napoli a rimandare la discussione alla prossima settimana per non bruciarlo. Lo raccontano Corriere e Gazzetta
Ieri i 20 club di Serie A si sono riuniti in Assemblea per provare nuovamente ad eleggere il loro presidente, ma la riunione si è conclusa con un nulla di fatto: tutto rinviato di una settimana.
Carlo Bonomi si è sfilato dalla corsa già qualche giorno fa. Restano in corsa Lorenzo Bini Smaghi, Mauro Masi e Lorenzo Casini. Quest’ultimo era l’unico presente ieri davanti ai presidenti.
“Dopo che Carlo Bonomi si è sfilato dalla corsa e l’economista Lorenzo Bini Smaghi aveva già inviato una lettera per confermare la candidatura e annunciare l’assenza all’audizione davanti ai club, è arrivata ieri la comunicazione di Mauro Masi, ex dg della Rai, a non voler partecipare al confronto”.
Il suo intervento, però, non è piaciuto a tutti i club. Il Corriere della Sera scrive che le sue parole sono state “spocchiose“. La Gazzetta sottolinea che da parte dei presidenti,
“il suo intervento è stato giudicato poco convincente e arrogante“.
Il Corriere riporta l’intervento di Casini:
«Mi presentano come un candidato di Lotito o De Laurentiis, ma sono un uomo dello Stato. Sorrido davanti a chi prospetta il conflitto di interessi ma mancando il confronto con gli altri candidati, enuncerà il mio piano quando ci saranno anche le altre figure. Stiamo perdendo tempo, quando in Lega c’è molto da fare».
È stato proprio a quel punto, racconta il Corriere, che
“Lotito e De Laurentiis per evitare di bruciarlo suggeriscono di rinviare la procedura di elezione”.
Oltre a Lazio e Napoli, sembrerebbe che solo la Fiorentina appoggi Casini, scrive la Gazzetta dello Sport.