Italia-Macedonia, Mancini: «Dopo i due rigori con la Svizzera, Jorginho ne ha segnati sette di seguito»
In conferenza stampa. «In questi otto mesi la Nazionale non è cambiata, ha la stessa mentalità. Domani ci vorrà pazienza, non frenesia»

Db Roma 12/11/2021 - qualificazioni Mondiali Qatar 2022 / Italia-Svizzera / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: rigore Jorginho
Il ct dell’Italia Roberto Mancini è intervenuto in conferenza stampa prima della partita dell’Italia contro la Macedonia del Nord. Si tratta del primo ostacolo nei playoff che valgono la qualificazione ai Mondiali del Qatar. Di seguito le sue dichiarazioni.
«Chiaramente non abbiamo avuto tanto tempo perché i ragazzi arrivano, devono recuperare dalle fatiche dei loro club, dai viaggi… Quindi abbiamo fatto come sempre, nulla di particolare, abbiamo provato qualcosa. La maggior parte dei ragazzi, a parte qualcuno che è rimasto a casa per gli infortuni, hanno fatto parte del gruppo degli Europei, quindi si conoscono già»
«Non so se il fatto che nove calciatori abbiano vissuto l’eliminazione del 2017 possa essere un vantaggio o meno, quello che accadde fa parte della vita dello sportivo. Ci possono essere momenti entusiasmanti e altri di delusione. Questo fa parte di un percorso, magari si potesse solo vincere. Nessuno vuole ritornare al 2017 ma basta essere concentrati su quello che si vuole fare sul campo. L’Italia è una squadra che sa giocare bene a calcio, l’ha dimostrato»
«Nel girone, se così possiamo chiamarlo, non ci sono favorite. In 90 minuti può accadere qualsiasi cosa, anche le partite che possono sembrare più scontate vanno giocate»
«Giorgio (Jorginho, ndr) dopo i due rigori sbagliati con la Svizzera ne ha segnati sette di seguito, mi sembra abbastanza preciso. Se ci sarà un rigore saremo pronti a tirarlo. A Palermo ci saranno molto vicini come sempre. Siamo stati qui l’ultima volta due anni fa (novembre 2019, l’ultima partita giocata dalla Nazionale al 100% in Italia, ndr), il pubblico si fa sentire. Il fatto che domani si torni al 100% è una cosa positiva in più rispetto agli ultimi due anni. Ma la gente avrebbe risposto alla grande anche col 75%, si sarebbe fatta sentire lo stesso»
«Tour sportivo-gastronomico con i calciatori invitati a cena nei giorni prima del ritiro? Gastronomicamente è andato bene. Il resto era solo per vederli un po’, visto che da novembre ci siam visti e non con tutti solo in quei due giorni che abbiamo fatto a gennaio. Quindi il punto era rivedersi per parlare un po’, stare insieme, discutere, chiacchierare di quello che avremmo dovuto fare questa settimana. Abbiamo visto quasi tutti, è stata una cosa positiva»
«Non credo che la partita di domani sia da risolvere il prima possibile. Partiamo 0-0, non abbiamo risultati da ribaltare. Dobbiamo giocare la nostra partita sapendo che loro si difendono bene. È una squadra che è andata a vincere in Germania, ha delle qualità tecniche importanti»
«Qualcosa di nuovo abbiamo provato, ma vedremo durante la partita quello che potremo fare, se avremo bisogno di fare dei cambiamenti. La pazienza bisogna averla, perché la Macedonia difende bene, porta tutti i calciatori dietro la linea della palla, non bisogna avere frenesia sennò diventa difficile»
«In questi otto mesi la Nazionale non è cambiata, ha sempre cercato di fare il proprio gioco. Quando prepari un Europeo o un Mondiale hai tempo per preparare delle cose, durante l’anno è più difficile. Ma la mentalità non è cambiata, è la stessa»