Al Var non ha visto il rigore di Belotti. Guida non lo ha visto in campo. Rocchi è furibondo ma quel che è successo testimonia il fallimento dell’Aia

Il Corriere dello Sport a proposito della disastrosa direzione arbitrale di Torino-Inter ad opera di Guida (arbitro) e Massa (che era Var)
La colpa non è di Rocchi: ha mandato due internazionali, uno in campo (Guida, che era però al VAR in Inter-Udinese e il gol di braccio di Udogie) l’altro al VAR (Massa, l’arbitro coinvolto nel secondo filone dello scandalo-rimborsi, lui punito con un mese e mezzo di stop e poi promosso a gennaio Élite dell’Uefa). Ma quello che hanno combinato, uno in campo, l’altro (peggio) davanti alle immagini mai come stavolta pesanti come pietre, è qualcosa difficile da spiegare. Al Torino manca un rigore clamoroso, e non ci sono scusanti né per non averlo visto in campo (Guida dice pallone, aprendo un portone grosso così alla eventuale OFR), né soprattutto per non averlo rilevato al VAR. Dicevamo di Rocchi: furibondo è un eufemismo… Della non punibilità dell’offside di Belotti sul gol di Bremer e della conduzione tecnicodisciplinare schizofrenica, basta l’accenno. Il resto è la testimonianza del fallimento dell’AIA, che ha anche questo sulla coscienza.